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Crescita costante delle scommesse sportive tra i giovani

Da quando le scommesse sportive sono diventate legali in Italia, soprattutto tra i giovani rappresentano una vera e propria costante, anche se vietate ai minori, grazie alla facilità con cui possono accedere ad Internet. Una ricerca condotta dall’Università di Bologna, che fa riferimento a ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni, ha evidenziato come uno su due abitualmente scommetta su eventi sportivi, ovvero il 50%. Un dato altissimo, ma comunque in calo rispetto al precedente, quando fu il 54% degli intervistati a dichiarare di scommettere su eventi sportivi, quali il calcio, tennis, basket, corse, etc.
La maggior parte dei ragazzi che scommettono, circa il 70%, spende in media 3 euro a settimana, ovvero non una cifra altissima. Questo sta ad indicare come più che di una dipendenza si tratta di un passatempo o un modo per aumentare l’adrenalina in riferimento ad un evento sportivo. Questo comportamento tra i giovani è dovuto soprattutto allo sviluppo continuo del web, che ha rivoluzionato totalmente il modo di giocare degli italiani.
Le scommesse sportive, chiamate anche con il termine “bollette”, hanno sostituito i vecchi sistemi come il Totogol oppure il Totip. Oramai con gli smartphone o tablet, si può praticamente scommettere ovunque, basta che esista una connessione ad Internet e usufruendo di questo elemento i siti di scommesse sportive danno l’opportunità di poter accedere e scommettere in tempo reale su eventi di qualunque genere e in ogni momento della giornata.
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In conclusione, il fatto che un così alto numero di ragazzi tra i 14 e i 19 anni, quindi in gran parte ancora minorenni, abbiano tale familiarità con le scommesse sportive e altri giochi d’azzardo è una cosa abbastanza emblematica. Sarebbe cosa buona e giusta educarli fin da quell’età al gioco responsabile perché i 3 euro a settimana possono facilmente diventare una somma ben più alta.

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