SporTrentino.it
Altri sport

Dolomiti Energia, ora si comincia a fare sul serio

Si torna a fare sul serio sui campi di basket in Italia e la Dolomiti Energia Trento vuole tornare a vivere un’annata da protagonista in Serie A. Dalla prima apparizione nella massima serie nel 2014 ad oggi, il sodalizio bianconero ha sempre centrato almeno la Top Eight della stagione regolare, arrivando per due anni di fila addirittura a giocarsi la finale dei playoff (con le sconfitte rimediate nel 2017 e 2018 rispettivamente contro la Reyer Venezia e l’Olimpia Milano).
La stagione 2020 di basket in Italia è cominciata con il gustoso antipasto della Supercoppa, che si è disputata in una formula totalmente rinnovata, per festeggiare il cinquantenario della fondazione della lega di pallacanestro in Italia. A partecipare al trofeo tricolore, stavolta, sono state tutte le formazioni del massimo campionato, suddivise in 4 gironi da 4 squadre, con relativa fase finale (giocata nella bolla di Bologna) che ha visto in campo le vincitrici di ogni singolo raggruppamento. Come noto, nella finalissima a trionfare è stata l’Olimpia Milano di coach Ettore Messina che ha avuto la meglio sulla Virtus Bologna del tecnico Sasha Djordjevic (75-68), in un ideale avvio di un lungo testa a testa che, di sicuro, caratterizzerà tutta la stagione in Italia, così come previsto dagli esperti delle scommesse sportive.
La Supercoppa dell’Aquila Trento, invece, si è fermata nella fase a gironi, con Toto Forray e compagni che hanno portato a casa soltanto due vittorie in sei gare (peggior bilancio del raggruppamento). Ma quale saranno le prospettive per la compagine trentina nel prossimo campionato di Serie A?
Il roster di Trento è stato rivoluzionato rispetto all’ultima stagione. In bianconero sono arrivati l’ala Kelvin Martin da Brindisi, il play Gary Browne dal Darussafaka, la guardia americana alla sua seconda esperienza in campo europeo Victor Sanders, la guardia Jeremy Morgan proveniente dal campionato tedesco, l’esperta ala grande JaCorey Williams dal PAOK Salonicco e Luke Maye, rookie di North Carolina che lo scorso anno ha giocato nella lega di sviluppo della NBA. Con una formazione così rinnovata, la stagione di Serie A della Dolomiti Energia resta aperta a qualsiasi tipo di pronostico. Tuttavia, la dirigenza bianconera è riuscita a costruire un roster che, stando ai numeri e alle esperienze dei singoli giocatori, potrebbe rivelarsi il giusto mix di potenza atletica e precisione tecnica. Al coach Nicola Brienza (al suo secondo anno sulla panchina dell’Aquila) l’arduo compito di gestire una squadra che dovrà giocoforza fare di necessità virtù, essendo impegnata in questa stagione sia in campionato che in EuroCup.

Ad ogni buon conto, il roster di Trento si piazza di diritto tra i migliori sei del campionato. E le altre? Detto dell’Olimpia Milano che quasi certamente ammazzerà sin da subito il torneo (le scarpette rosse hanno a disposizione in sostanza tre quintetti capaci di competere tutti per il primo posto in Serie A), la formazione che sulla carta potrebbe in qualche maniera rivelarsi come la sorpresa dell’anno è una tra la Virtus Bologna, la Reyer Venezia e la Dinamo Sassari.
Milano resta inarrivabile a causa di una profondità della panchina che almeno in Italia (ma, probabilmente, anche in Europa) non conosce rivali per cambi ed esperienza. Il vero obiettivo della squadra meneghina resta però l’Eurolega, una sorte di maledizione per l’Olimpia che nelle ultime quattro edizioni non è andata oltre la stagione regolare del trofeo continentale più ambito. Il giocatore che potrebbe fare la differenza quest’anno si chiama Gigi Datome, tornato a giocare in Italia dopo gli anni passati in NBA e al Fenerbahçe in Turchia dove nel 2017 ha conquistato la sua prima Eurolega della carriera.
Tra i giocatori da seguire quest’anno in Serie A segnaliamo senza dubbio il “maestro” serbo Miloš Teodosi?, da cui dipenderanno le sorti della Virtus Bologna (come detto, la vera antagonista dell’Olimpia in Italia), Luis Scola della Pallacanestro Varese, rimessosi in gioco a 40 anni dopo una non felice tra le fila di Milano, e Carlos Delfino della Vuelle Pesaro, altro esperto argentino (con una lunga carriera NBA alle spalle e diversi successi a livello mondiale con la nazionale albiceleste) pronto a dar man forte alla compagine marchigiana nella lotta per nono retrocedere.

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,812 sec.