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Hockey su ghiaccio

La crisi travolge anche l'hockey, il Fassa pronto a chiudere

L'Hc Val di Fassa pronta a salutare la serie A di hockey? Qualcosa più di una possibilità, purtroppo. La crisi ha colpito anche una grande tradizione come quella dell'hockey su ghiaccio in Val di Fassa. Quel che è sicuro è che dal 31 marzo di quest'anno tutte le attività saranno congelate, in attesa di capire se c'è ancora spazio e modo per andare avanti, a livello economico e di organizzazione. Questo ciò che si evince da una email spedita a tutti i tesserati e firmata da Roberto Ongari, presidente del sodalizio fiemmese, nel quale si legge che «causa il momento di crisi generale cheha portato ad una cospicua riduzione di entrate da parte di aziende private, causa il continuo aumento dei costi ed il disinteresse di alcuni nostri rappresentanti istituzionali alle nostre richieste di aiuto, la Shc Fassa si trova ora a dover far fronte ad una delicata situazione economica. Dopo un’attenta e necessaria valutazione la ta dirigenza, a malincuore, ha stabilito che a decorrere dal 31 marzo di quest’anno, tutte le attività sportive (secco e ghiaccio) verranno sospese e per ora non è possibile prevedere "se" e "quando” riprenderanno». Una brutta mazzata per tutto lo sport del Trentino, che perderebbe una sua serie A. Fassa che quest'anno si è salvato ai playout e che raccoglie oltre 200 tesserati, dagli 8 anni fino alla prima squadra coprendo tutte le squadre giovanili. Durante la stagione alcuni dei giocatori più esperti, a partire dal capitano Iori emigrato a Milano, sono stati ceduti. Eppure la situazione economica della società non è migliorata. Ora si vedrà cosa accadrà nelle prossime settimane, certo che dopo i problemi (per fortuna poi rientrati) dell'Hockey Pergine in A2 ed ora questi del Fassa nella massima serie l'hockey trentino deve capire bene quali sono le proprie forze in questo momento.

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