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Le protagoniste del Mondiale di calcio che verrà

Dopo il sorteggio effettuato il 1 dicembre scorso, nella spettacolare cornice del Cremlino, che ha deciso la composizione dei gironi del Mondiale 2018, ogni nazionale avrà iniziato a fare i propri calcoli e le proprie proiezioni in merito all’importante torneo che si svolgerà in Russia dal 14 giugno al 15 luglio prossimi. La ventunesima edizione della competizione calcistica più importante di tutte condizionerà senza dubbio i prossimi mesi di gioco sia dei campionati nazionali sia delle competizioni europee e sudamericane, dato che la maggior parte dei calciatori coinvolti in questi tornei parteciperà al mondiale, eccezion fatta per i giocatori di Olanda, Italia, Cile e Stati Uniti, le grandissimi assenti della prossima kermesse.
A fianco di Germania, campione della Confederations dell'anno scorso, e Francia, per ora favorite alla vittoria finale, si candidano al ruolo di protagoniste anche il Brasile, l'Argentina e la Spagna, mentre il Belgio e l'Inghilterra sono partono gradino sotto, ma con buone possibilità di raggiungere le fasi più interessanti del torneo.
Eppure, al di là dei pronostici e delle previsioni generali su quale sarà la squadra da battere, il prossimo mondiale ha già una serie di protagonisti individuali che si contenderanno la palma di miglior calciatore della competizione. Chi accompagnato da una compagine solida, chi in veste di predicatore nel deserto e senza praticamente opzioni di alzare la coppa al cielo a Mosca il giorno dell'epilogo, i fenomeni del calcio più influenti del momento saranno praticamente tutti presenti e vorranno dare dimostrazione del proprio valore in mondo visione e in uno scenario storicamente prestigioso.
Il primo della lista, e sicuramente uno dei più attesi, è Lionel Messi, numero 10 dell'Argentina che ha trascinato la sua nazionale al Mondiale con una tripletta all'Ecuador dopo una crisi di risultati e di gioco che aveva fatto tremare l'intero paese. L'attaccante del Barcellona, spesso criticato in patria per non essere in grado di ripetere con l'Albiceleste le performance ottenute con la maglia blaugrana, si trova di fronte a quella che probabilmente è la sua ultima possibilità di vincere il tanto agognato alloro, a completamento di una carriera nella quale ha sollevato qualsiasi tipo di trofeo con la sua squadra di club. A 31 anni, che compierà proprio durante il mondiale, Messi è consapevole di non avere più molte cartucce da sparare con la propria nazionale, della quale è capitano, e adesso che è diventato un calciatore più concreto, completando il suo processo di fenomeno assoluto, sarà deciso a fare di tutto per trionfare con l'Argentina. 
Insieme a lui c'è Neymar Jr., suo ex compagno di squadra al Barcellona e passato quest'estate al Paris Saint Germain durante l'operazione di acquisto più cara di sempre. Il brasiliano, che già disputò un buon mondiale nel 2014 in casa, a 25 anni compiuti vorrà sicuramente far dimenticare al suo paese la figuraccia rimediata proprio nel mondiale brasiliano, quando i verdeoro furono sconfitti in semifinale dalla Germania per uno storico 7 a 1. Più maturo e risoluto, Neymar è il leader assoluto di un Brasile che arriva fortissimo a questo appuntamento, dopo aver dominato il girone di qualificazione sudamericano. Dal dribbling fulminante e capace di giocate uniche, il paulista attende l'evento russo come l'occasione non solo per il riscatto della Seleçao ma anche come l'opportunità per confermare il suo status di star assoluta del calcio mondiale. La compagnia di fenomeni come Marcelo, Coutinho e Gabriel Jesus potrebbero rendere più semplice il suo compito, anche se alla fine chi dovrà far saltare il banco degli avversari sarà sempre e comunque Neymar.
Parla portoghese, ma con un accento diverso da quello di Neymar, anche un altro dei protagonisti del mondiale che verrà, ovvero Cristiano Ronaldo. Con molte meno probabilità di vincere il mondiale rispetto ai due calciatori sopra menzionati, per via della squadra non propriamente forte ad accompagnarlo, il numero 7 del Real Madrid vorrà comunque lasciare un ricordo migliore di quanto fatto nelle edizioni precedenti. Vincitore dell'ultimo Pallone d'oro e dell'Europeo 2016, dove il suo Portogallo si impose a sopresa in finale sulla Francia, l'attaccante giocherà con ogni probabilità il suo ultimo mondiale ad altissimi livelli, il che lo stimolerà a dare il massimo. Ci si aspetta una pioggia di goal, ormai diventati il suo pane quotidiano da quando Zinedine Zidane lo ha spostato dalla fascia sinistra al centro dell'attacco nel suo disegno di gioco al Real Madrid. Il girone con Spagna, Marocco e Iran non è sicuramente dei più facili per i lusitani, ma la concretezza raggiunta dalla truppa di Fernando Santos è ben nota e con Cristiano in attacco i campioni d'Europa in carica potrebbero riservare molte sorprese.
La Germania, invece, da classica squadra che punta tutto sull'ottimo collettivo, non presenta delle individualità eccellenti, ma il suo gioco fluido e concreto è frutto principalmente dell'ottima amalgama ottenuta dal tecnico Joachim Löw, capace di lavorare con calma partendo dai vivai e abilissimo nel creare un gruppo vincente, come dimostra la vittoria in Confederations con una squadra di riserve. Nella Mannschaft, infatti, i giocatori che più risaltano sugli altri sono il regista Toni Kroos, il fantasista Mesut Ozil e l'attaccante Thomas Müller, ma nessuno di loro porta i galloni del leader indiscusso, anche perché il capitano è Manuel Neuer, il formidabile portiere tra i migliori giocatori del mondiale vinto in Brasile, purtroppo per ora ancora in dubbio per un infortunio alla schiena dal quale non si è ancora ripreso.
Se guardiamo invece all'interno della rosa della Francia notiamo che sono ben due i papabili protagonisti a livello individuale ed entrambi sono, ovviamente, attaccanti. Il primo è Antoine Griezmann, leader dell'attacco dell'Atletico Madrid e negli ultimi anni una delle migliori seconde punte in circolazione, capace di costruire gioco, rifinire e andare in goal in tantissimi modi. L'altro è Kylian Mbappe, giovanissimo prodotto del centro di formazione di Clairefontaine e dotato di un'eccellente tecnica nonché di una velocità fuori dal comune. I due comporranno sicuramente l'attacco a disposizione di Didier Deschamps, che seppur molto conservatore ha puntato moltissimo sul giovane attaccante ora in forza al PSG dopo uno strepitoso finale di stagione scorsa al Monaco.
Parlando di attaccanti, però, non possiamo dimenticarci di Edinson Cavani e Luis Suarez, che compongono il reparto avanzato dell'Uruguay, squadra di grande tradizione e orgoglio. I due, nati nella stessa città a distanza di due settimane, sono tra i migliori numeri 9 in circolazione e nonostante condividano la stessa zolla di terreno sanno giocare molto bene insieme, incrociandosi spesso e trovando le migliori combinazioni palla a terra e in velocità per burlarsi delle difese avversarie, come ben sanno i difensori che marcano Suarez in Liga e Cavani in Ligue 1.
Per finire, uno dei più attesi a dimostrare il suo valore in nazionale è senza dubbio Eden Hazard. Il trequartista del Chelsea non ha convinto durante l'Europeo disputatosi in Francia l'estate del 2016 e adesso è chiamato a guidare il Belgio verso un traguardo importante, accompagnato da un centrocampo dove De Bryune accende la luce e Nainggolan combatte, potendo poi contare su un attacco con Lukaku e Mertens, due che stanno vivendo un ottimo momento.
I protagonisti del mondiale che verrà scaldano già da subito l'ambiente: in Russia ci sarà da divertirsi.

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