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Cesare Maestri concede il bis alla Ciaspolada

Il vincitore Cesare Maestri
Il vincitore Cesare Maestri

Pronostici rispettati alla 45ª edizione de La Ciaspolada della Val di Non, che ha regalato una prestigiosa conferma ai due campioni in carica, il trentino Cesare Maestri e la catalana Laia Andreu Trias, rispettivamente alla seconda e alla quarta affermazione personale nella classicissima della Befana. Assieme a Maestri, sono saliti sul podio il bresciano Alessandro Rambaldini e il valsabbino Marco Zanoni, secondo e terzo, con la toscana Anna Laura Mugno e la reggiana Isabella Morlini argento e bronzo nella gara femminile.
Le copiose nevicate dei giorni scorsi e il conseguente ritorno sul percorso tradizionale di 5,2 chilometri disegnato tra la piana di Romeno e l'abitato di Fondo, hanno restituito l'antico fascino alla gara organizzata dalla Podistica Novella, che ha visto schierati ai nastri di partenza 2.300 concorrenti. Tra di loro anche molte «penne nere», in virtù del gemellaggio con l'Adunata nazionale degli alpini in programma a Trento nel prossimo mese di maggio.
Maestri ha fatto gara a sé e ha staccato i diretti concorrenti alla vittoria già al secondo chilometro, per poi proseguire in solitaria fino al traguardo, tagliato a braccia alzate con il tempo di 18'38”. Il ventiquattrenne trentino di Bolbeno in forza all'Amorini Tsl Team Italy Valli Bergamasche ha subito scremato il gruppo dei migliori e ha operato il forcing, poi rivelatosi decisivo, lungo la prima salita del percorso. Al suo inseguimento si sono lanciati Filippo Barizza e Antonello Landi, seguiti in scia da Alessandro Rambaldini e dal catalano Marc Traserra. A metà gara, Maestri poteva già vantare una ventina di secondi sui primi inseguitori, con Landi, Rambaldini e Barizza a transitare nell'ordine.
Il vantaggio del battistrada è aumentato chilometro dopo chilometro, mentre dalle retrovie prendeva consistenza il tentativo di rimonta del valsabbino Zanoni. Maestri è stato accolto dall'applauso del pubblico accorso sul rettilineo d'arrivo allestito nel piazzale sovrastante il Palanaunia di Fondo e ha così bissato il successo dello scorso anno, il secondo in tre partecipazioni. La sfida per la piazza d'onore ha premiato la “verve” del bresciano Alessandro Rambaldini, compagno di squadra di Maestri, che ha chiuso secondo con 30” di distacco, mentre sul terzo gradino del podio è salito Marco Zanoni, che ha pagato un ritardo di 40” dal vincitore e nel finale è riuscito a staccare il veneziano Filippo Barizza e il salernitano (secondo nel 2016) Antonello Landi, rispettivamente quarto e quinto all'arrivo.

Il podio femminile della Ciaspolada 2018
Il podio femminile della Ciaspolada 2018

Più combattuta la gara femminile, che ha vissuto sul testa a testa tra la catalana classe 1979 Laia Andreu Trias, già vittoriosa nel 2012, nel 2015 e nel 2017, e la toscana della Orecchiella Garfagnana Anna Laura Mugno: ha avuto la meglio la catalana, che ha chiuso con il tempo di 23'08” ed è riuscita a resistere alla prepotente rimonta della Mugno. Quest'ultima si è riportata in scia alla campionessa in carica proprio all'entrata nell'abitato di Fondo e ha pagato un ritardo di soli 6 secondi, comunque soddisfatta per l'ottima prestazione offerta. Terzo posto per l'esperta reggiana Isabella Morlini, che si è confermata sul podio de La Ciaspolada, gara che nel recente passato l'ha vista imporsi per tre volte, nel 2013, nel 2014 e nel 2016. La Morlini ha chiuso in 23'41”, seguita in quarta piazza dalla trentina Simonetta Menestrina (24'38”). Quinta l'altra catalana Silvia Leal Augè (25'00”).
Tra gli junior, quindi, successi per Ketzal Cifuentes dell'Amorini Tsl Team Isaura Valle dell'Irno (19° assoluto in 23'31") e per Caterina Barilari della Brixia Atletica 2014 (decima assoluta in 29'12"), mentre nella speciale classifica riservata agli alpini, che hanno dato un ulteriore tocco di vivacità alla manifestazione con il loro folklore, la vittoria è andata a Michele Dall'Ara del gruppo Ana Bergamo (21'46”). Secondo Bruno Stanga dell'Ana Tenno (21'52”) e terzo Diego Foradori del gruppo Alpini Trento (23'57”).
Dietro di loro, il lungo e colorato serpentone degli oltre 2000 «bisonti», che hanno premiato gli sforzi del comitato organizzatore presieduto da Gianni Holzknecht e dei tanti volontari che, anche quest'anno, hanno prestato servizio per garantire la buona riuscita dell'evento.

Le voci dei protagonisti

La Ciaspolada innevata è piaciuta molto a tutti i protagonisti della 45ª edizione, che hanno apprezzato il ritorno sul tracciato originale. Ecco le voci degli atleti saliti sul podio.
Cesare Maestri (primo classificato):
«Ci tenevo molto a vincere anche quest’anno, perché La Ciaspolada ha un sapore speciale. Sono partito tranquillo, ma mi sono accorto subito di provare buone sensazioni e ho deciso di fare il mio ritmo già al secondo chilometro, staccando il gruppetto. A metà gara ho iniziato a sentire un po’ la fatica e mi sono girato a controllare gli avversari. Ho stretto i denti ed ho gestito il vantaggio sino al traguardo. Si tratta della mia terza partecipazione a questa gara, la prima sul percorso originale e devo dire che è stata una giornata speciale, in un contesto unico, con il valore aggiunto del tifo della gente».
Alessandro Rambaldini (secondo classificato): «Sono felicissimo del risultato. Non pensavo di andare a podio, perché è un mese e mezzo che ho iniziato ad allenarmi con intensità. Sono otto edizioni che partecipo a questa gara, che ho vinto nel 2015, salendo tre volte sul podio. Poi quest’anno abbiamo potuto affrontare il tracciato originale con la neve. Per quanto riguarda la mia prestazione all’inizio eravamo tutti nel gruppo, poi Cesare ci ha staccato ed è diventatao subito imprendibile. Per lui è stata una stagione straordinaria ed ha dimostrato anche in questa occasione di avere una marcia in più. La prima prova è stata in progressione e sono riuscito a staccare gli avversari, mantenendo la piazza d’onore».
Marco Zanoni (terzo classificato): «Alla Ciaspolada sono legato, mi piace molto indossare questo pettorale e gareggiare con le ciaspole mi diverte molto. Due anni fa avevo esordito con un settimo posto, lo scorso anno con il quinto e quest’anno addirittura il podio. Fantastico. Siamo partiti abbastanza tranquilli, davanti hanno forzato e sono rimasto leggermente staccato in un secondo gruppo. Sullo strappo in salita ho poi iniziato a recuperare, iniziando la rimonta che mi ha portato alle spalle di Rambaldini, mio compagno di allenamento, che però non sono riuscito ad agganciare».
Laia Andreu Trias (prima classificata): «Per me è la migliore gara al mondo, affascinante per tanti motivi, perché si corre in quota e perché si gareggia sulla neve, quest’anno in particolar modo. Mi sono presentata al via non in eccellenti condizioni fisiche, perché ho iniziato ad allenarmi 15 giorni fa dopo aver affrontato una maratona e nel finale ho accusato la stanchezza in una gara che si è rivelata veloce. Ma non ho mollato ed è giunta la quarta vittoria».
Anna Laura Mugno (seconda classificata): «Iniziare l’anno con un piazzamento sul podio è sempre bello. Sono molto contenta per la mia prestazione, ma anche perché mi sono proprio divertita a competere sulla neve, ha un fascino particolare. La vittoria non era poi lontana, la Trias la vedevo e se il tracciato avesse proposto qualche chilometro in più avei potuto provare a raggiungerla. Non mollo, tornerò il prossimo anno cercando di migliorarmi ancora».
Isabella Morlini (terza classificata): «Ogni anno che passa è sempre più dura per me, ma ho sempre voglia di mettermi in gioco. Le mie aspettative per puntare alla vittoria calano di anno in anno e il terzo posto per me è come una vittoria. Oggi il percorso era stupendo con la neve. Nelle tre edizioni che ho vinto avevo le gambe che giravano bene, oggi mi mancava il fiato».
Gianni Holzknecht (presidente Comitato Organizzatore):
«Grande edizione. Siamo felici. Panorama stupendo, buona partecipazione e vincitori di livello. Non potevamo chiedere di più. È stata una grande festa di sport, di costume e di socializzazione. Quest’anno poi abbiamo aggiunto la presenza delle penne nere, mischiate agli atleti e ai camminatori, e dal punto di vista estetico è stato un bell’effetto. Agonisticamente Cesare Maestri e la catalana Trias sono volati. Questa dovrebbe essere La Ciaspolada di sempre, speriamo di riproporla con questi contenuti anche nei prossimi anni, anche se non dipende da noi. Un grazie immenso a tutti i volontari e collaboratori che ci hanno consentito di centrare questo successo organizzativo».

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