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B2 Femminile

Quattro conferme e tanti cambiamenti in casa Ata

Inserita in un girone interamente lombardo, se si eccettuano le altre due squadre trentine, l’Ata Trento si sta preparando per la nuova stagione, la terza consecutiva in serie B2. Il sesto posto di quella conclusa nel maggio scorso è stato in parte rivalutato dalla promozione guadagnata sul campo (Peschiera e Cerea) o con ripescaggio (Torbole Casaglia) della prime tre classificate, risultati che hanno dimostrato l’alto livello di quel raggruppamento, ma ora è già tempo di guardare avanti.

Tre sono le partenze ufficializzate dalla società, ovvero quelle della regista Chiara Paoli, della centrale Angela Ghiotti e dell’opposta Emily Colombo, trasferitasi alla Trentino Volley dove giocherà nel ruolo di posto 4. Inoltre ha chiuso la sua lunga carriera la schiacciatrice Sharon Bisoffi, che per due stagioni è stata una delle colonne portanti della squadra. In forse sono invece le due centrali Martina Bogatec e Jessica Brugnara, per questo il gruppo necessita di numerosi innesti in tutti i ruoli.

Tre sono anche i volti nuovi che si possono dare per certi e si tratta della schiacciatrice – opposta Chiara Groff, reduce da due stagioni importanti all’Argentario nei due ruoli, della schiacciatrice Matilde Maines d’Acquisto, che rientrerà alla base dopo la stagione trascorsa a Volano, e della centrale Emma Landrini in arrivo dall’Alta Valsugana.
Si aggiungeranno alle confermate Lorena Tuller, palleggiatrice, Giorgia Depaoli e Greta Carosini, schiacciatrici, e al libero Chiara Libardi. Con loro ci saranno anche numerose giovani, che avevano giù assaggiato la B2 nella passata stagione, come la palleggiatrice Camilla Mongera, il libero Sofia Luchi e la centrale Alice Ress. Si aggregheranno alla squadra quando necessario anche la schiacciatrice Jeta Tasholli e l’opposta Giulia Lutterotti.

Infine l’Ata cerca un allenatore per la prima squadra, dato che Marco Mongera vorrebbe dedicarsi al settore giovanile (under 18 e under 12), ma il panorama trentino non offre grandi spazi di manovra in questo senso. Infine la società cerca un diritto sportivo di serie D o di Prima Divisone da affiancare a quelli di serie B2 e serie C.

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