Pecco Bagnaia: «Marquez? Da lui c'è solo da imparare»
Ferito, ma sempre con lo sguardo da numero 1. Francesco “Pecco” Bagnaia ha partecipato al Festival dello Sport di Trento in un 2025 complicato: cadute, tensioni nel box Ducati e una moto che a tratti sembra non rispondergli più. Dopo il disastro di Misano e la caduta in Indonesia, ha ritrovato un lampo di orgoglio vincendo a Motegi, ma il Mondiale resta in salita, con Marc Márquez davanti. Al Teatro Sociale Pecco ha portato la sua calma da veterano e la voglia di spiegare anche a sé stesso come si rialza un campione.
Sul palco, oltre a Federica Masolin, ha trovato ad attenderlo anche un albero di Natale con sotto una serie di pacchi infiocchettati. All’interno degli oggetti preparati per aiutarlo a raccontarsi: «Da bambino aprivo sempre il pacco più piccolo. Anche oggi: c'è un cronometro. Il tempo per me è molto diverso in gara e nella vita quotidiana. A casa, quel poco che ci sto, cerco di vivere in modo rilassato. Mi chiedete di Marquez, nel passato lui ha sempre fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote agli avversari, ma nel team da quando è arrivato con lui ho invece un bellissimo rapporto. Non posso che parlarne bene, da lui c'è solo da imparare».
Altro pacco dono, con dentro un telecomando: «Guardo molto la tv, sono un grande fan della Formula 1, di Hamilton e della Ferrari. Mi piace il tifo, quello che ti carica, non allo stesso modo quello che divide. Passatemi il termine, calcistico».
Bagnaia ha continuato a scartare e a raccontare, emozionandosi nel vedere la foto del proprio matrimonio: «Ho sempre voluto lei, ci ho messo molto per convincerla, per conquistarla, ma mia moglie Domizia per me è una persona fantastica, che mi dà un grande equilibrio».
Pecco da piccino girava per i circuiti in camper con i genitori ed i nonni: «Ed ascoltavamo grande musica rock, i Dire Straits, Bruce Springsteen, Led Zeppelin, i Metallica. Sono cresciuto bene». Bagnaia ha confessato anche una grande passione per il basket, riconoscendo le annate dei match dei big, Jordan in primis,persino dal colore delle sneakers che indossavano.
Masolin ha fatto a Pecco anche la fatidica domanda: «Se sono felice? Sì, se ho fatto degli errori diciamo che mi sono serviti. Io ho da sempre Ducati in testa. Ci sono le moto e poi c'è la Ducati. Mi ha sempre appassionato. Quando vinci un Mondiale poi qualsiasi altro risultato diverso ti sta stretto. Valentino Rossi mi ha insegnato invece che qualunque risultato va festeggiato».
Il campione ha parlato anche delle Olimpiadi di Milano-Cortina: «Un onore essere tedoforo dei giochi dell’anno prossimo. Sono emozionato all'idea di portare la fiaccola olimpica».
Qualche fischio per la sua fede juventina. Lui ha riso: «Quando si vince tanto si sta sulle scatole». E per Pecco l’applauso è arrivato da tutto il Sociale.