Un Volano ingenuo e sfortunato torna da Mapello a mani vuote
La prima di campionato del Volano non è delle migliori. La stagione 2025-2026 inizia infatti con una sconfitta per 3-1 (22-25, 26-24, 26-24, 29-27) sul campo della neopromossa Brembo, a Mapello; un team, chiariamo subito, che non ha nulla a che spartire con le squadre che lotteranno per la salvezza, ma che nella circostanza è stato premiato da un sano cinismo e da un pizzico di fortuna che le trentine non hanno saputo guadagnarsi.
Vinto il primo set senza soffrire più di tanto, infatti, le biancorosse hanno lottato con i denti nei tre successivi, ma sono sempre mancate negli sprint finali che li hanno decisi, finendo per tornare a casa con un pugno di mosche. Sul 23-24 del secondo set si sono fatte beffare da un palleggio lungo di Dall’Ara e da un primo tempo out di Tomasetig; sul 25-24 del terzo set da un rovinoso contrasto sotto rete; sul 24-25, 25-26 e 26-27 del quarto set da un palleggio troppo corto di Gostner, da una servizio in rete ed infine ancora da due pessimi palleggi, uno di Zara e l’altro di Petruzziello finito out. Si tratta di episodi, ovviamente, ma che sono costati punti in classifica.
Sul piano tecnico la squadra di Andrea Cestari ha pagato anche il rendimento troppo basso dell’attacco, non tanto in termini percentuali (29% contro il 31% del Brembo), quanto nel valore assoluto: 63 palloni a terra contro 46 rappresenta una differenza enorme a favore delle bergamasche. Il tutto in una giornata in cui il muro del Volano è stato a dir poco strepitoso, soprattutto per merito delle centrali Agbortabi e Tomasetig (11 block in due), ma anche di Zara, Ferrari e Petruzziello (8 muri in tre) ed è un vero e proprio delitto che la squadra non abbia potuto approfittare di questi numeri più unici che rari.
La cronaca
Brembo in campo con Alessandra Dall’Ara al palleggio, Michela Dinoia opposta, Alice Teli e Alessia Patasce schiacciatrici, Greta Pegoraro e Silvia Rossi centrali, Federica Rota libero. Il Volano si affida a Matilde Zara in regia, Carlotta Petruzziello opposta, Camilla Ferrari e Monika Costalunga schiacciatrici, Arianna Tomasetig e Emanuela Agbortabi centrali, Elena Pierobon libero.
Le ospiti entrano nel match a pié pari, ovvero con uno 0-3 appoggiato sui muri di Ferrari e Agbortabi, ai quali se ne aggiunge subito un altro della schiacciatrice modenese (1-4). L’attacco di casa inizia pian piano a girare, ma porta solo cambi palla e un errore (di Patasce) che vale il 4-7, poi Tomasetig raccoglie il quarto muro biancorosso fermando Patasce (5-9). Il massimo vantaggio le lagarine lo raggiungono sull’8-13, quando si annota un altro block di Agbortabi su Teli, e lo conservano fino al 14-19 (ace di Agbortabi ed ace di Petruzziello sempre su Teli). Poi il Rothoblaas si arena e con il turno al servizio di Pegoraro il Brembo riesce a portarsi incredibilmente sul 19 pari, soprattutto grazie all’opposta Dinoia, che mette sul piatto due attacchi e un muro. Il Volano ha la fortuna di giocarsi il rush finale con Ferrari in prima linea, che mette la firma su due cambi palla e sul preziosissimo break point del 20-22, mentre l’ace del 21-24 è della regista Zara. Chiude una battuta out di Rossi.
Il set va in archivio con ben 11 muri, 6 del Brembo e 5 del Volano, e con un attacco in più delle padrone di casa (11-10), ma il Rothoblaas fa meglio al servizio (4 ace a 1) e sbaglia complessivamente meno (4-6).
Nella seconda frazione le due squadre rimangono sempre a distanza ravvicinatissima, tanto che fino al 10-11 nessuna di esse riesce a superare il punto di vantaggio. I muri sono sempre protagonisti, questa volta in entrambe le metà campo, e gli errori su azione sono una rarità assoluta, dato che se ne conta uno solo, quello bergamasco dell’1-1. A dare la prima spallata è un block di Petruzziello su Patasce (10-12) e poco dopo l’opposta modenese si ripete in attacco con uno splendido lungolinea che vale l’11-14. Il doppio break viene subito ammortizzato da un ace di Dinoia su Ferrari e poco dopo uno scambio infinito che avrebbe potuto regalare il 14-17 alle trentine si chiude con un attacco di Dinoia, lasciato cadere in posto 1 da Petruzziello che si abbassa improvvidamente. Così il Brembo prende coraggio e va all’aggancio con un tocco di dall’Ara (17-17) e al +2 con i muri consecutivi di Dinoia su Petruzziello e Pegoraro su Ferrari (20-18). Sul 21-19 Dinoia regala al Volano un prezioso -1, poi l’ingresso di Gostner in battuta permette alle lagarine di mettere la freccia, grazie ai muri di Ferrari e Tomasetig e ad un altro errore di Patasce. Siamo 21-23, ma il Rothoblaas non riesce a difendere il +2: prima spreca due attacchi per il 21-24, poi subisce l’ace di Dinoia su Ferrari, che rimane seduta per terra (23-23). Sul 23-24 perde l’ennesimo scambio lungo, poi Tomasetig manda out un primo tempo, forse toccato dal muro, e infine Rossi mura viva Bacchin (schierata fin da inizio frazione), siglando il beffardo 26-24.
Questa volta il Brembo surclassa il Volano in attacco (15-10) e pareggia i conti a muro (6-6), vantando anche 3 ace in più (3-0). A poco serve alle trentine limitare al massimo gli errori (appena 2 in totale contro gli 8 bergamaschi).
Non cambia i copione dopo il cambio di campo, nel senso che anche stavolta l’equilibrio regna sovrano e se c’è una squadra che dà l’impressione di poter scappare via quella è il Volano, che però finisce per pagare dazio ad alcuni episodi negativi. Schierate ancora con Bacchin in diagonale a Ferrari, le biancorosse sfruttano il terzetto di palla alta per portarsi dal 4-3 al 5-7, poi pagano dazio ad un errore della stessa giovane numero 4 trentina e soprattutto a quello di Ferrari, che cerca il mani e out e non lo trova, almeno secondo l’arbitro: le giocatrici ospiti sono invece convinte del contrario e le proteste portano pure ad un cartellino giallo (9-9). Nuovo mini allungo del Rothoblaas sull’11-13 grazie ad un primo tempo di Agbortabi, ma poi un muro di Rossi su Bacchin e soprattutto un’altra protesta per un lungolinea di Teli, apparso out ma valutato in campo dal direttore di gara, costa il break e addirittura un cartellino rosso e quindi un altro punto (17-15). Poi ci pensa la solita Teli a mettere a terra ai palloni del 20-16. Tutto sembra deciso, ma il Volano viene preso per mano dai block di una eroica Emanuela Agbortabi, che valgono il 21-19, il 22-20 e il 22-21. Un altro muro di Tomasetig su Patasce porta all’agognato pareggio (23-23), ma purtroppo l’ultimo break, quello che servirebbe per vincere il set, lo realizza il Brembo grazie ad un contrasto vincente sotto rete fra Dall’Ara e Tomasetig: è un altro 26-24, difficile da digerire.
Spiccano, nei numeri complessivi, i 21 punti realizzati in attacco dalle lecchesi contro i soli 12 del Volano, che compensa, ma non abbastanza, con 4 muri in più (1-5) e 3 errori in meno (7-4).
Tutto è ancora possibile, ma il Volano deve metterci qualcosa in più se vuole portarsi a casa il successo. Parte benissimo nella quarta frazione (0-3 con due errori di Teli e l’ennesimo muro di Agbortabi), ma si fa immediatamente raggiungere producendo a sua volta due errori in attacco e uno al servizio. Il livello di gioco cala da entrambe le parti della rete e ogni piccolo allungo viene subito annullato, come il 7-9 frutto di un muro di Tomasetig, subito convertito in un 10-9 da Teli e da una ace di Patasce su Pierobon. Le due squadre si scambiano muri break (Teli al centro su Tomasetig e Zara su Dinoia), ma l’equilibrio è assoluto e si arriva così sul 24-24, quando un maldestro pallonetto di Patasce regala il primo set ball al Rothoblaas, che potrebbe ricostruire una palla pulita, ma dalle mani di Gostner (entrata per la battuta) esce un’alzata ingiocabile per Petruzziello e Patasce (a segno) ringrazia. Poco dopo le due squadre si scambiano una battuta in rete (26-26), così come Costalunga (schierata dall’inizio) e Teli un attacco vincente (27-27). A quel punto ancora Teli e due pessimi palleggi, il primo di Zara per Petruzziello, il secondo dell’opposta modenese, che manda il terzo tocco out, regalano set e partita al Brembo.
I numeri premiano ancora, di pochissimo, l’attacco bergamasco (16-15), così come per la prima volta la voce errori regala un piccolo vantaggio al Brembo (9-10) a parità del blocco ace – muri (3-3). Un vero peccato.