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Itas Trentino in serata brillante, Perugia si deve arrendere

La vittoria da tre punti conquistata ieri sera dall’Itas Trentino ai danni dei campioni d’Europa di Perugia era esattamente ciò che serviva per riportare rapidamente la squadra gialloblù in un’area di classifica più adeguata ai suo lignaggio, dopo che le due brutali sconfitte di Civitanova e Verona l’avevano relegata al quinto posto. La vittoria vale doppio, perché pure Giannelli e compagni andavano alla ricerca di un successo per riscattare la sconfitta interna contro gli scaligeri (e non capita molto spesso che una big come la Sir perda due match consecutivi), e perché è stato un successo pieno, un 3-1 che avrebbe dovuto e potuto essere un 3-0 se solo nel finale della terza frazione, sul 24-21, i gialloblù non avessero dilapidato tre match point consecutivi, il primo con un servizio sbagliato di Michieletto, il secondo subendo un ace di Plotnytskyi, il terzo sparando fuori dal campo un primo tempo (Bartha), per poi capitolare trafitti da 3 dei 6 muri realizzati nell’intero incontro dagli umbri. Due minuti di follia che l’Itas ha rischiato di pagare a caro prezzo, se non fosse che nel quarto ha saputo ripartire con grande intensità, senza lasciare spazio agli avversari.

I motivi grazie ai quali i quattromila della Bpt Arena hanno potuto festeggiare una vittoria così netta sono diversi. Il primo sono le condizioni di forma non certo ottimali della rosa di Perugia, in particolare dell’opposto Ben Tara, che ha dovuto lasciare il campo già sul 21-17 del primo set per non rimettervi più piede. Lorenzetti ha provato prima il modulo con l’opposto Cvanciger, che ha iniziato bene, ma poi si è spento; dal terzo set, ha scelto la via dei tre schiacciatori, posizionando Plotnytskyi in diagonale a Giannelli, con Semeniuk e Ishikawa in banda, ma il risultato non si è mai elevato sopra la mediocrità, come dimostrano le percentuali dell’attacco umbro nelle quattro frazioni: 38%, 33%, 47%, 30%. Ad abbassarle ha contribuito la buona prova del servizio trentino, ancora con troppi errori (26) e quello di muro (10-6) e difesa, ottimamente orchestrata da un Laurenzano in grande giornata, che avrebbe meritato di dividere il premio mvp con Faure.

La cronaca

Lo starting six dell’Itas Trentino per l’appuntamento è quello che sette giorni prima, sempre di fronte al proprio pubblico, ha superato in tre set Monza: Sbertoli in regia, Faure opposto, Michieletto e Ramon schiacciatori, Bartha e Flavio al centro, Laurenzano libero. La Sir Susa Scai proposta da Lorenzetti in avvio: Giannelli al palleggio, Ben Tara opposto, Semeniuk e Plotnytskyi in posto 4, Russo e Loser centrali, Colaci libero.

Il primo spunto lo regala Faure con un ace ed il contrattacco che valgono il 4-2, poi Michieletto mura Ben Tara, costringendo gli ospiti a spendere il primo time out, che però non frutta gli effetti desiderati perché Trento continua a spingere e vola sul +5 (8-3, altra interruzione di gioco umbra). Al rientro in campo i gialloblù allentano un po’ la loro morsa, commettendo qualche errore diretto; Perugia si riavvicina (9-7), ma poi subisce un nuovo break (11-7). La sfida rimane comunque apertissima (13-10 e 16-14), ma l’Itas Trentino è brava a tenersi stretta il vantaggio grazie ad una buona fase di cambiopalla (18-15) e poi ad allungare di nuovo (20-15) con due contrattacchi di Faure. Il set regala ancora emozioni, perché i padroni di casa perdono smalto nel finale, favorendo il tentativo di recupero della Sir Susa Scai (21-20). Ci pensano allora Michieletto e Bartha (muro uno contro uno su Loser) a scacciare i fantasmi (25-21).

Nel secondo parziale l’Itas Trentino scatta meglio dai blocchi (5-3, 7-5 e 10-7), sfruttando al massimo la vena realizzativa di Faure e Michieletto ed il granitico muro di Bartha. Perugia, che ha tenuto in campo Cvanciger al posto di Ben Tara come accaduto nel finale del precedente periodo, si rifugia in un time out, ma alla ripresa sono ancora l’opposto francese e il centrale rumeno a fare la differenza (15-9). Michieletto sigla un ace fortunoso per il +7 (17-10), poi Ramon ferma l’opposto croato ospite (20-13). Il 2-0 arriva in fretta (23-14 e 25-16), anche perché Trento sopra la rete continua a fare ombra.

La morsa in cui l’Itas Trentino pone gli umbri non cede nemmeno nel terzo set, frazione in cui i gialloblù partono ancora una volta meglio degli avversari (6-4). Perugia tiene botta (8-8 e 11-11) anche grazie all’apporto garantito dall’ingresso di Ishikawa e dallo spostamento di Plotnytskyi nel ruolo di opposto. Nella parte centrale i padroni di casa accelerano con Michieletto (13-11) e il muro di Flavio su Solé (18-15), ma vengono ripresi a quota 18 da Semeniuk. Mendez chiama time out e alla ripresa del gioco è Faure a garantire un nuovo spunto (21-19), esaltato dalla classe di Michieletto (24-21). Gli umbri hanno ancora la forza di annullare tre palle match (24-24), approfittando delle sbavature dei padroni di casa. Trento non sfrutta altre due occasioni, subisce il sorpasso (26-27, muro di Loser su Flavio) e poi cede sul 27-29 per mano di un altro muro del centrale argentino, stavolta su Michieletto.

I padroni di casa non subiscono il contraccolpo psicologico e nel quarto parziale continuano a giocare la loro pallavolo (3-3 e 7-7); è Ramon a siglare l’allungo gialloblù in pipe (10-8), ma la Sir Susa Scai impatta in fretta (13-13). È di nuovo il martello spagnolo ad allargare la forbice con una buona rotazione al servizio, condita anche da un ace (17-13) e supportata dal contrattacco di Michieletto su palla difficilissima. Trento scappa via in maniera prorompente con Faure (ace per il 22-16); Perugia replica sino al 22-21. Il 3-1 che scatena il tripudio finale arriva sul 25-23 con un attacco dell’opposto francese, giustamente mvp.
(fonte Trentino Volley)

Il tabellino completo

Le nostre pagelle

RICCARDO SBERTOLI (pal) 8 – Riesce a distribuire il gioco con una certa omogeneità, scegliendo spesso e volentieri Faure per le palle più delicate, vista la giornata non brillantissima di Michieletto. Con l’opposto francese ha già trovato un’ottima intesa, soprattutto da seconda linea. Pur non potendolo forzare, il suo servizio procura comunque 6 break ball, ed anche in difesa dà una mano alla squadra.

THEO FAURE (opp) 8,5 – Il 57% in attacco è una buona percentuale per un match come questo, ma a contribuire al premio di mvp intervengono anche 3 muri vincenti e 3 ace, oltre al fatto di aver subito solo 2 block e aver commesso 2 soli errori. La sua battuta produce ben 11 break point, è nettamente la migliore del match.

ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 7,5 – Questa volta il contributo di maggiore qualità lo dà in ricezione (62%), anche se riceve solo 8 palloni su 78. In attacco risulta comunque determinante (42% con 13 punti), ma 4 errori e 2 muri subiti sono abbastanza inusuali per lui. Al servizio sbaglia per 4 volte e realizza un solo ace, ma mette comunque la basi per 8 break point, una bella cifra.

JORDI RAMON (sch) 7,5 – Viene come sempre bersagliato dai servizi avversari, ma riesce a limitare i danni rispetto ad altre occasioni, pur subendo 4 ace. Riesce a compensare con 11 attacchi vincenti (48%), un muro e due ace, numeri che dall’altra parte della rete si sognano.

FLAVIO GUALBERTO (cen) 7,5 – Si rende prezioso come sempre in attacco (67%), meno a muro (1 block) e al servizio, dove comunque il suo mattoncino (3 break) lo porta anche questa volta.

BELA BARTHA (cen) 8 – Quando vede le maglie di Perugia, dall’altra parte della rete il centrale rumeno si carica a mille. Anche stavolta il suo peso specifico è stato importante, fatto di 8 palloni scagliati a terra (62%) e 3 muri. Al servizio non ha avuto molta fortuna pur tirando a tutto braccio con appena un errore al passivo. Mezzo voto gli costa l’attacco scagliato fuori dal campo che nel finale del terzo set avrebbe dovuto consegnare il successo per 3-0 all’Itas ed invece ha rimesso in carreggiata una Perugia ormai a terra.

GABRIELE LAURENZANO (lib) 8 – Uno dei migliori in campo sia per il contributo offerto in ricezione (64%), prendendosi anche cura di limitare al massimo gli spazi di Ramon, a quale ha fatto da angelo custode, sia per le tante difese, alcune spettacolari, che hanno consentito a Trento di rigiocare con continuità.

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Autore
Andrea Cobbe
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