Mezzocorona, cose mai viste a Lagundo
57’ di partita e 3’ di autentica follia. Ecco la sintesi della quinta di andata tra il Meran ed il Mezzocorona, un match sostanzialmente equilibrato, giocato al massimo dai padroni di casa meranesi desiderosi di sbloccare la casellina delle vittorie ancora ferma a quota zero, e in continua rincorsa dagli ospiti rotaliani, bravi a rimanere sempre in partita nonostante la pesantissima defezione del faro Andrea Manica. Tutto però rovinato da un finale assurdo.
Coach Marcello Rizzi, ci racconta gli ultimi concitati minuti:
“A 2’ e mezzo dalla sirena finale, mentre ci troviamo sotto di due reti, Kovacic tira dai 6 metri e segna. L’arbitro annulla il goal, ci fischia un fallo a favore ed assegna, invece del rigore, una punizione dai 9 metri. La nostra panchina si alza in piedi e protesta.
Le sanzioni della panchina sono progressive (la panca era già stata ammonita nel primo tempo, ndr), così viene assegnata una sanzione generale di 2’ a tutta la panchina.
Da 5 che eravamo sul parquet, rimaniamo in 4. Un nostro giocatore in campo, Moser, protesta e prende anche lui 2’ di esclusione temporanea. Quindi in campo avremmo dovuto essere in 3. Il palazzetto è una bolgia e nel trambusto generale cerco di far capire ai miei giocatori che uno deve uscire, visto che in campo ne ho ancora 4. Mentre sono in campo, gli arbitri fanno riprendere il gioco e solo dopo 10” si accorgono che sono all’interno del rettangolo di gioco e che mi sto sbracciando per far fermare gioco e cronometro perché c’è un giocatore in più. A questo punto l’arbitro mi domanda cosa voglia, glielo spiego e lui ferma il tempo, si avvicina al tavolo dei cronometristi, si accorge che abbiamo tre esclusioni per 2’ e dà un’altra sanzione ad un altro giocatore che era in campo. In tanti anni di carriera non mi era mai successo di assistere ad una cosa del genere”.
A quel punto, in 3 contro 7, nonostante le sole due lunghezze di svantaggio ed i 2’ ancora da giocare, la partita viene svuotata di qualsiasi contenuto ed in pratica termina anzi tempo: 26-22.
In casa Metallsider c’è da fare il mea culpa per l’ennesimo break iniziale concesso agli avversari (3-0 e 5-1), ma, allo stesso tempo ai ragazzi trentini vanno fatti i complimenti per essere riusciti a disputare una buona gara nonostante l’assenza del vitale fosforo di Andrea Manica.
Onore e merito ai cugini di Merano, scesi sul parquet con la giusta carica agonistica e in grado di tenere le redini del gioco in mano per tutta la partita, giocata punto a punto fino al fatidico 57esimo minuto di gioco.
INDATA MERAN- METALLSIDER MEZZOCORONA 26-22 (p.t. 13-10)
Indata Meran: Tissot, Christanell, Sciglitano 2, Sljiepcevic, Gerstgrasser 2, Prentki 4, Gufler 1, Carli, Stricker 1, Starcevic 5, Tartarotti 2, Stecher 1, Gagovic 7, Lang 1. All: Jurgen Prantner
Metallsider Mezzocorona: Kadkhoda, Stocchetti, Tomasi, Boninsegna 2, Manna 3, Moser M. 6, Pedron 2, Manica, Bettini, Alessandrini, Kovacic 8, Moser P, Folgheraiter 1, Amendolagine.
All: Marcello Rizzi
Arbitri: Zendali – Riello