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Il Loacker Bozen si conferma campione d'Italia

Campione d’Italia per la seconda volta consecutiva. Il Loacker Bozen conquista il tricolore al Palavis: alla Pallamano Pressano non riesce il “miracolo”. I lavisani superano il Bozen 26-23, ma non basta. I biancorossi vincono il tricolore in virtù del +9 nove maturato all’andata (33-24 a Bolzano). Decisiva, quindi, la differenza reti. I gialloneri disputano, comunque, una partita sontuosa. Palavis gremito di tifosi (1500 circa). Splendida cornice di pubblico, presenti anche numerosi sostenitori biancorossi. La Gara 2 della finale scudetto si è rivelata una festa della pallamano italiana. Il Bozen comincia l’incontro con Volpi (Turkovic, infortunato, giocherà solo uno scampolo di partita). Nel Pressano, Dallago è costretto a fare gli straordinari a causa dell’assenza di Di Maggio. Match equilibrato: entrambe le squadre desiderano il successo. Avvio mozzafiato dei lavisani (2-0 dopo 2’28”), grazie alle reti di Silva e Dallago. Fovio si esalta su Giongo e Radovcic accorcia le distanze dai sette metri: 2-1 al 4’. La partita si combatte punto su punto (3-3 al 9’ e 4-4 al 10’). All’11’30” Silva si fa parare un sette metri da Fovio (prestazione impeccabile la sua), mentre due minuti dopo Maione infila la rete del 4-5. Para molto bene anche “saracinesca” Sampaolo, il quale impedisce al Loacker di andare in fuga. Prezioso il contributo di Michael Pircher (7-7 al 20’20” e 7-8 al 21’25”). Il Bozen prova ad allungare prima dell’intervallo (7-9 al 23’10”, sempre con uno scatenato Maione), ma il Pressano non molla. Alla fine del primo tempo il parziale è di 10-12 (sette metri di Radovcic allo scadere). Ripresa scoppiettante. Giongo, dall’ala, realizza il 13-14 al 38’20”, mentre Sampaolo dice “no” a Radovcic. Ancora Giongo, al 39’50”, fa esplodere il Palavis: 14-14. Un generoso Sporcic riporta avanti gli ospiti un minuto dopo. Sugli scudi i due portieri: Sampaolo blocca una conclusione di Pircher, Fovio neutralizza un’azione di Giongo. Gaeta, al 42’, mette a sedere Sampaolo con la sua finta consueta: 14-16. Ma la partita non è finita. Al 49’30” il Bozen è avanti 16-19. Il Pressano recupera con Damiano Chisté e Bolognani (rete dai nove metri): 18-19 al 50’40”. Escono per infortunio Dallago e Gaeta (scontro violentissimo ma fortuito). Il Pressano vola sul 23-20 (56’40”) e chiude il match, davanti al proprio pubblico. Alla fine è festa per tutti. "Una grandissima emozione. Entrambe le squadre hanno giocato per vincere: il Pressano è uscito sicuramente a testa alta dal doppio confronto. Oggi è stata davvero una bella festa per la pallamano italiana", dichiara il tecnico dei biancorossi, Alessandro Fusina. "Il titolo è andato alla squadra più forte. Sono un uomo di sport, bisogna riconoscere la superiorità dell'avversario. Comunque, sapevamo di non meritare nove reti di svantaggio (all’andata è infatti terminata 33-24 per il Bozen, ndr). Oggi abbiamo dimostrato di poter tenere testa al Bolzano. Abbiamo vinto la partita nonostante l'assenza di Di Maggio e l'infortunio di Dallago, durante il match", afferma l'allenatore dei lavisani, Fabrizio Ghedin.

SERIE A MASCHILE-1ª DIVISIONE NAZIONALE
Finale scudetto - Gara 2
Pallamano Pressano-Loacker Bozen 26-23

Loacker Bozen ancora campione d'Italia
Loacker Bozen ancora campione d'Italia

Autore
Francesco Servadio
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