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Qatar 2022, il percorso dell’Italia verso il Mondiale

13 novembre 2017: basta semplicemente scrivere questa data su un qualsiasi motore di ricerca per essere dirottati verso uno degli eventi sportivi più curiosi della storia recente. Stiamo parlando della mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali del 2018. Gli azzurri, guidati allora dal ct Ventura, arrivarono secondi nel girone, impotenti di fronte alla Spagna. Di conseguenza la nazionale fu costretta ai playoff: il sorteggio sembrava essere stato benevolo abbinando Buffon e compagni, avendoli abbinati alla Svezia, ma gli scandinavi seppero tenersi stretto l’autogol di De Rossi nel match d’andata, arrivando così fino in Russia. Si è trattato del punto più basso della storia calcistica italiana. La Nazionale aveva già subito due eliminazioni cocenti nella fase a gioroni dei Mondiali del 2010 e del 2014, ma quella volta non fu nemmeno in grado di qualificarsi.
Dopo il breve interregno di Di Biagio, la Federazione ha visto in Roberto Mancini l’uomo giusto per riportare in alto i colori dello Stivale. Il nuovo ct c’è riuscito egregiamente, rodando la squadra in occasione della nuovissima Nations League e portandola sempre alla vittoria nelle gare di qualificazione agli Europei, che hanno consacrato il periodo d’oro degli azzurri: lo scorso 11 luglio l’Italia è diventata campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia. Anche nella fase finale gli azzurri hanno sempre vinto, benché per due volte ai rigori. Insomma, il successo è stato ampiamente meritato, ma manca ancora un leggero colpo di spugna per cancellare l’onta del fallimento contro la Svezia. L’Italia deve qualificarsi ai Mondiali di Qatar 2022, che si giocheranno eccezionalmente in autunno, da fine novembre a fine dicembre.

Ancora prima dell’inizio degli Europei, gli azzurri hanno disputato 3 gare di qualificazione, vincendole tutte per 2-0: ad avere la peggio sono state l’Irlanda del Nord, la Bulgaria e la Lituania. Manca da affrontare l’avversaria più temibile del raggruppamento, incontrata anche nel girone di Euro 2020: vale a dire la Svizzera. Curiosamente, il calendario imporrà agli azzurri di giocare prima la gara di ritorno con la Bulgaria, in programma il 2 settembre. Gli elvetici, invece, riposeranno e torneranno in campo proprio contro l’Italia, il 5, tra le mura amiche. Il match di ritorno si disputerà all’Olimpico, a metà novembre.
Anche la Svizzera si trova per il momento a punteggio pieno, ma ha archiviato solo 2 partite per il momento. L’Italia non può permettersi di fallire. Le responsabilità sono molteplici. Non solo si deve riscattare la figuraccia di 4 anni fa, ma bisogna onorare il titolo di campioni d’Europa e puntare altresì alla vittoria della Nations League, che vedrà gli azzurri opposti alla Spagna in semifinale. A settembre si assisterà a un vero e proprio tour de force: Bulgaria (2 settembre), Svizzera (5 settembre) e Lituania (8 settembre) nell’arco di appena 6 giorni. A novembre, poi, le ultime 2 gare contro Svizzera e Irlanda del Nord (rispettivamente il 12 e il 15 novembre).
La differenza reti e i gol all’attivo potrebbero rivelarsi determinanti nella strada lungo il Qatar. Gli scontri diretti verrebbero presi infatti in considerazione solo in un secondo momento. L’Italia sarà dunque “costretta” a realizzare molte reti. Anche per questo una previsione sui risultati esatti non sarà semplice, e non lo sarà nemmeno per gli appassionati di pronostici e statistiche sul calcio e gli addetti ai lavori. Non serve una guida con consigli su come scommettere sul calcio per capire che quando ci si gioca la qualificazione ai Mondiali anche le avversarie sulla carta meno ostiche spesso si rivelano insidiose. Gli uomini di Mancini dovranno stare attenti ad ogni ostacolo, anche per non interrompere la striscia positiva di imbattibilità.
L’Italia, dopo la finale di Euro 2020 contro l'Inghilterra, è arrivata a quota 34 partite senza sconfitte (un nuovo record assoluto per gli Azzurri). Tutto iniziò con il pareggio per 1-1 contro l’Ucraina il 10 ottobre 2018, dopo la sconfitta del 10 settembre precedente contro il Portogallo in Nations League. Dunque, ancora qualche mese e finalmente sapremo in che modo (e con quale primato) ci saremo ripresi il nostro posto tra le 32 nazionali che partecipano all’evento più atteso del calcio.

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