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Debiasi vince ex aequo la Cima d'Asta skyrace

Sprintare per la vittoria dopo essersi sfidati spalla a spalla per 27 km e 2.400 metri di dislivello, su un percorso estremo, con passaggio ai 2.847 metri di quota del punto più alto, affrontando tratti verticali su gradoni porfirici e passaggi attrezzati, per il trentino Andrea Debiasi e per il bergamasco Luca Arrigoni avrebbe avuto poco senso. Così i due protagonisti della quarta edizione della Cima d’Asta Skyrace hanno deciso di condividere il successo e di tagliare il traguardo di Val Malene appaiati, dopo 3 ore 29 minuti e 4 secondi di fatiche. La scelta di Tamberi e Barshim alle Olimpiadi di Tokyo fa dunque proseliti.
La prima assoluta del percorso extreme con il transito sul “El Zimon”, come viene chiamata la vetta simbolo del Lagorai dagli abitanti dell’altopiano del Tesino, si è rivelata decisamente azzeccata, sia per i 320 atleti iscritti sia per i protagonisti di giornata, comprese le interpreti della sfida al femminile, dove ha primeggiato la vicentina Martina Cumerlato dopo una gara in solitaria, conclusa con il tempo di 4 ore 27 minuti e 42 secondi, precedendo di oltre 18 minuti la valsuganotta di Strigno Linda Tomaselli e di 20 minuti la trentina Elena Sassudelli.
In quanto difficoltà e spettacolarità non è stata da meno la sfida skyrace sulla distanza di 16 km e 1.200 metri di dislivello positivo con partenza più in quota da Malga Sorgazza. Hanno primeggiato il primierotto Daniele Meneghel con il tempo di 1h43’22”, davanti al vicentino Andrea Pozzer (1 minuto 9 secondi di ritardo) e a Sergio Canclini a 10 minuti e 15 secondi, mentre al femminile il successo ha arriso alla bellunese Giulia Pol del Team Scarpa, con la prestazione di 2h13’03”, davanti ad Elisabetta Stocco dell’Atletica Trento ad oltre 5 minuti e alla rumena Andreea Lucaci, con un gap di 9 minuti.
Già al primo chilometro, dopo lo start nei pressi del campeggio di Val Malene, la coppia di testa della gara extreme ha fatto la differenza con Luca Arrigoni e Andrea Debiasi che si sono messi a fare l’andatura, seguiti poco distante dal moriano Christian Modena. Le posizioni non sono variate nemmeno nei transiti più impegnativi sul canalone dei Bassanesi, sulla Cima d’Asta, sulla cresta Ovest e sul sentiero attrezzato della Forzeleta con discesa al rifugio Ottone Brentari, dove il bergamasco di Costa di Mezzate e il trentino di Vigolo Vattaro hanno provato a scrollarsi di dosso l’avversario, ma le energie e la determinazione alla fine si sono equivalse e nell’ultimo tratto di discesa verso il traguardo è appunto maturata la decisione di dividersi la posta. Il lagarino Christian Modena ha provato in tutte le maniere a ridurre il gap, ma si è dovuto accontentare di guardare a distanza per tutto il tracciato i due rivali, chiudendo la propria prova con 43 secondi di distacco. Una prestazione comunque di tutto rispetto la sua. A ridosso del podio troviamo poi il primierotto Nicola Giovanelli, quindi l’atleta di casa Andrea Mattiato, seguito da Mattia Eccher, Francesco Meneghello e Francesco Baldessari.
Dietro al podio femminile, composto da Martina Cumerlato, Linda Tomaselli ed Elena Sassudelli, si sono piazzate Fabiola Rech (quarta), Francesca Scribani, la scialpinista del Tesino Valeria Paquazzo e Martina Testarmata.
Soddisfazione per gli organizzatori dello Ski Team Lagorai Tesino, coordinati dalla presidente Carola Gioseffi e dal responsabile tecnico Andrea Tomaselli, sommersi da complimenti per i nuovi tracciati di gara, da parte degli atleti, e per tutti i dettagli organizzativi. Un’iniezione di fiducia in vista dei prossimi appuntamenti. Su tutti la Lagorai Cima d’Asta Skialp, che andrà in scena a marzo in versione extreme con il traguardo dei 30 anni da festeggiare.

Hanno detto

I vincitori Andrea Debiasi e Luca Arrigoni hanno provato a staccarsi in più occasioni, ma alla fine ha regnato l’equilibrio e la decisione di tagliare il traguardo appaiati. «Siamo partiti subito forte – spiega il trentino Debiasi – e dopo la prima scrematura eravamo in testa da soli. Ho provato a staccare Luca, ma non ha mai mollato, quindi nella discesa finale quando ci siamo resi conto di avere un vantaggio consistente su chi ci seguiva, abbiamo deciso di dividerci la posta in palio. È sempre bello vincere, soprattutto al termine di una competizione come questa, impegnativa e molto tecnica con un dislivello importante. Il tracciato lo conosco perché abito vicino, ma la gara è stata comunque speciale, con un’organizzazione impeccabile, con tanti ristori e tanti volontari sul percorso. Poi il transito sulla Cima d’Asta è sempre emozionante».
Gli fa eco Luca Arrigoni: «In salita ci abbiamo provato entrambi ad allungare, ma eravamo sempre vicini. Vista la discesa molto tecnica e impegnativa abbiamo deciso di non rischiare e ci siamo goduti gli ultimi chilometri di una sfida fantastica. Mi sono divertito moltissimo. Non ero mai stato nell’altopiano del Tesino, ma questa gara mi ha lasciato il segno. Tornerò sicuramente».
Raggiante anche la prima donna della sfida extreme Martina Cumerlato: «Prima del via ero molto motivata e sentito di avere nelle corde un grande risultato, anche se era la mia prima partecipazione. Il percorso è straordinario, dove non bisognava mai mollare, stringere i denti ogni metro su un tracciato tecnico, incantevole e selvaggio. Decisamente divertente. In particolare il Canalone dei Bassanesi è qualcosa di incredibile, un mix di corsa e alpinismo. Mi sono trovata subito da sola al comando, ma ho dato il massimo dal primo all’ultimo chilometro. Organizzazione impeccabile. Tornerò sicuramente».

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