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Petra Vlhová ha preparato le Olimpiadi in Val di Fassa

Petra Vhlova con Fausto Lorenz ed Elisa Maccagni (foto Ralf Brunel)
Petra Vhlova con Fausto Lorenz ed Elisa Maccagni (foto Ralf Brunel)

Anche Petra Vlhová , fresca vincitrice della Coppa del Mondo di slalom speciale, ha deciso di perfezionare lo stato di forma sulle «Piste Azzurre» della Val di Fassa, solitamente training center per gli atleti della nazionale italiana, ma sempre più spesso palestra utilizzata dai team stranieri. Per lei niente superG di Cortina d’Ampezzo, ma focus esclusivo sulle Olimpiadi di Pechino, per vincere una medaglia. Per lei tre giorni di lavoro intenso e proficuo sulla pista Aloch sia in gigante sia in slalom con il proprio staff, coordinato dal tecnico ticinese Mauro Pini.
«Ho fatto un buon allenamento in questi tre giorni – ha precisato la campionessa slovacca -, nei quali abbiamo trovato condizioni ottimali per affinare la forma in vista del gigante di Kronplatz, ma soprattutto in ottica Giochi Olimpici».
Concluso il training Petra Vlhová ha ricevuto una delegazione della Val di Fassa, rappresentata dal presidente dell’Apt Fausto Lorenz e dalla presidentessa del Consorzio impianti a fune Val di Fassa e Carezza Elisa Maccagni, che hanno consegnato un riconoscimento, facendo un grosso in bocca al lupo soprattutto in chiave olimpica.
La Vlhová si è poi soffermata sulla decisione di non prendere parte al superG di Cortina: «Dopo la scorsa stagione per noi era importante decidere un piano di appuntamenti sostenibile e mirato. Abbiamo così deciso di concentrarci su slalom e gigante, e penso che sia stata una scelta azzeccata. Poi ho ritrovato il sorriso di quando ero bambina, mi alleno e scio con un altro spirito e con serenità. Mi è tornata la voglia di sciare dopo due anni in cui stavo perdendo l’entusiasmo per rincorrere la vittoria. Ho ritrovato me stessa».
Un nuovo team di lavoro. Come sta funzionando? «Siamo molto affiatati, un bel gruppo con tecnici professionali in ogni settore. Ridiamo un sacco e per me, dopo una stagione come quella dello scorso anno era importante trovare leggerezza e tranquillità. Siamo sulla strada giusta ed anche i risultati arrivano. Fisicamente sto molto bene e anche tecnicamente sto lavorando al top».

Petra Vhlova in allenamento sulla pista Aloch  (foto Ralf Brunel)
Petra Vhlova in allenamento sulla pista Aloch (foto Ralf Brunel)

Obiettivo una medaglia olimpica dunque? «Direi di si. Non nascondo che in questi mesi, ed anche in queste ultime settimane, ero sempre molto preoccupata, ma altresì molto attenta per evitare di risultare positiva al Covid. Abbiamo sempre mantenuto le distanze e tante precauzioni. Non posso nascondermi e so che ho tutte le possibilità di salire sul podio a Pechino. Ci proverò con tutte le mie forze».
A dettare i ritmi e a seguire i dettagli organizzativi in questo ulteriore percorso di crescita della fuoriclasse slovacca Petra Vlhová da quest’anno ci pensa l’allenatore ticinese di Airolo Mauro Pini, già allenatore di Maria Josè Rienda Contreras, Lara Gut e Tina Maze, che si è dichiarato entusiasta del tracciato Aloch: «Quando ci alleniamo sulle piste Azzurre della Val di Fassa, portiamo sempre a casa lavoro di qualità, grazie alla neve sempre al top e ad un tracciato di gara ideale per sviluppare tecnica e provare il materiale».
Come mai niente superG a Cortina d’Ampezzo? «La strategia di questa stagione è stata chiara sin dall’inizio, ovvero non rincorrere la Coppa del Mondo Generale, perché l’obiettivo è portare a casa una medaglia alle Olimpiadi di Pechino. Petra si merita di centrare questo sogno ed ha tutte le possibilità per ottenerlo. Ci siamo preparati sulla Aloch soprattutto in quest’ottica, anche se prima c’è l’importante appuntamento di Kronplatz, dove vogliamo fare bene. Per questo motivo in questi giorni abbiamo alternato gigante allo slalom. La nostra strategia di inizio stagione non pensava però che ci aggiudicassimo la Coppetta di slalom dopo 6 gare con estrema chiarezza. La straordinaria doppietta a Levi ci ha poi consentito di affrontare tutti gli altri appuntamenti con grande serenità e determinazione».
Come sta Petra? «Sta bene sia atleticamente sia di salute. Abbiamo cercato di controllare la situazione legata al Covid e finora sta procedendo tutto come da copione. Tecnicamente sta sciando bene e cerchiamo di arrivare al top per le Olimpiadi di Pechino».
Cosa ha di speciale Petra Vlhová? «Un’atleta straordinaria, ma soprattutto la capacità di alzare il livello quando è al cancelletto di partenza. Una peculiarità che pochi campioni hanno. E’ molto stimolante lavorare con una fuoriclasse di questo calibro, anche perché altresì è una ragazza tranquilla nella vita, con i piedi ben piazzati per terra, che vive lo sport con passione e dedizione, curando ogni dettaglio».

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