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Inizio in salita per il Südtirol, cosa manca ai biancorossi

La prima avventura in B per il Südtirol non è iniziata nel migliore dei modi: due sconfitte su due partite e l'impressione di avere una rosa non ancora all'altezza della categoria fanno preoccupare i tifosi e la società, che tuttavia ha ancora il tempo per rimediare e tentare di risolvere i problemi emersi in queste prime settimane. Ma cosa manca ai biancorossi per affrontare al meglio la B?

Mercato insufficiente e un gioco che stenta a decollare

Le prime giornate di serie B hanno portato diverse novità, come dimostra la classifica, che vede per esempio la sorpresa Cosenza posizionata nella parte alta, e squadre come Parma e Benevento, considerate favorite da chi è solito giocare la bolletta settimanale, stentare nei bassifondi. Meno inattesi sono per ora gli zero punti in classifica del Südtirol, che al suo esordio assoluto in cadetteria si è già ritrovato ad affrontare società ben più blasonate come Brescia e Venezia.
A far preoccupare la tifoseria biancorossa non sono però tanto le sconfitte subite, quanto i punti di debolezza emersi sin dal ritiro precampionato, con tanto di eliminazione dalla Coppa Italia per mano del FeralpiSalò: a campionato ormai iniziato, la rosa sembra infatti essere tuttora incompleta, con poche alternative a disposizione del mister e in particolare con un attacco poco incisivo per la categoria, elemento che potrebbe creare diverse difficoltà man mano che si andrà avanti.
Il gioco degli altoatesini non decolla e, nonostante un campionato di Lega Pro nettamente dominato solo pochi mesi fa, oggi bisogna prendere atto di una pesante involuzione, dovuta a un mercato insufficiente, che non ha portato giocatori più esperti e adatti alla categoria. Gli ultimi giorni di calciomercato potrebbero ancora riservare qualche novità, ma l'impressione è che occorra ben più che un semplice ritocco per presentarsi adeguatamente al cospetto delle altre squadre di B. Un bel problema, che tuttavia non è l'unico.

Dal nodo allenatore alla mancanza di serenità

Ciò che forse pesa ancora di più sul Südtirol, oltre all'aspetto prettamente tecnico, è la mancanza di serenità nello spogliatoio, un problema evidenziato già nelle scorse settimane con l'esonero a sorpresa di Lamberto Zauli subentrato solo poche settimane prima al mister della promozione Ivan Javorcic, passato al Venezia.
Ufficialmente comunicato alla stampa come una rottura per "visioni sportive diverse", il divorzio tra Zauli e la società biancorossa a pochi giorni dall'inizio del campionato non è stato certo un bel segnale. Qualcosa deve essersi rotto dietro le quinte, magari per divergenze in fatto di mercato o per altre ragioni che non sono state rese note, tuttavia dare il benservito a un allenatore appena arrivato è senza dubbio una scelta che può pesare fortemente anche sull'umore e sulle dinamiche dello spogliatoio.
Per di più, affrontare un momento del genere affidando la panchina a un tecnico esordiente come Leandro Greco, il vice di Zauli, sul quale pende la spada di Damocle di un possibile esonero, può rappresentare un'ulteriore scelta azzardata per una squadra che avrebbe invece bisogno di certezze e di una personalità di esperienza in grado di guidarla tra le insidie della B.
Per ciò che riguarda la panchina si fa già il nome di Bisoli, che tra l'altro ha rifiutato un'offerta del Novara, ma l'impressione è che la società stia prendendo tempo nella speranza di un colpo di coda che giustifichi la conferma del blocco attuale. Il campionato è appena iniziato e con un calendario di 38 giornate tutto può ancora accadere, ma tergiversare troppo può finire per aggravare una situazione già pesante: vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, tuttavia la società è chiamata a prendere le redini in mano prima che sia troppo tardi per recuperare non solo i punti sulle dirette concorrenti ma soprattutto la mentalità vincente vista nella scorsa stagione.

Foto FC Südtirol - Bordoni

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