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Gabrielli e Lollo nell'albo d'oro della Val di Fassa Running

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La Val di Fassa Running 2023 accoglie due volti nuovi nell’albo d’oro, che racconta una storia fatta di ben 23 edizioni. Alla loro prima partecipazione trionfano praticamente in tutte le cinque tappe, mostrando di aver avuto sempre qualcosa in più degli avversari, il bergamasco di Villa d’Ogna, di origini siciliane Antonino Lollo, già campione italiano di maratona nel 2021, e la laziale di Aprilia, nata e cresciuta a Roma con un passato da pallavolista, Pamela Gabrielli.
I due "marziani" atterrati questa settimana in Val di Fassa hanno monopolizzato tutte le frazioni, con l'eccezione della tappa in notturna di martedì nella quale Lollo aveva concesso lo scettro di giornata all’indigeno Daniele Felicetti. Una superiorità ribadita a lettere cubitali anche nel tappone dolomitico finale intitolato ad Elio Pollam (dirigente del Comitato organizzatore scomparso nel 2021), che a differenza delle altre quattro frazioni ha preso le mosse da un luogo diverso (Campitello di Fassa) rispetto a quello dell'arrivo (Col Rodella). Una sfida tutta in salita con ben 1.000 metri di dislivello e uno sviluppo di 10 km.

Il vincitore Antonino Lollo (foto Mattia Rizzi)
Il vincitore Antonino Lollo (foto Mattia Rizzi)

Prima dello start, dato nei pressi della stazione a valle della Funivia Col Rodella, entrambi avevano dichiarato che, pur non essendo abituati a gare trail in quota, non si sarebbero risparmiati. Nessun calcolo, solo gestione delle energie, cercando di imprimere il proprio ritmo. E così è stato.
Antonino Lollo, che ha dimostrato di aver ritrovato condizione e motivazione dopo un difficile 2022 caratterizzato da un infortunio al piede, ha preso il largo già nel primo tratto in leggera salita lungo la ciclabile verso Canazei e quando la strada ha iniziato salire, passando per la località Lupo Bianco e quindi al rifugio Valentini, ha progressivamente incrementato il vantaggio sugli inseguitori, chiudendo la prova con il tempo di 57’43”, l’unico a scendere sotto l’ora di gara. Per gli avversari non c'è stato nulla da fare. A partire dal trentino di Sopramonte Matteo Vecchietti, sempre secondo nella generale delle quattro precedenti tappe, al quale non è rimasto altro che amministrare le forze soprattutto nel tratto finale, quando la verticalità è aumentata sensibilmente. Sul traguardo Vecchietti è giunto con un ritardo di 4’56”, mentre nella classifica generale il gap è risultato di ben 11’18”, a dimostrazione della forza di Lollo. In terza posizione di tappa il grintosissimo Simone Viola del Bergamo Equipe, che si è preso una bella soddisfazione salendo sul podio di tappa, a 7’46” dal vincitore, quindi quarto è giunto Tommaso Folcarelli a 8’23”, poi il trentino della Val di Sole Matteo Radovan a 8’51” e il piacentino Giacomo Marchesi a 8’59”, che è però riuscito a conservare il terzo posto nella generale della Val di Fassa Running, proprio davanti a Viola. Settimo posto per Emanuele Battaglia (compagno della vincitrice), seguito da Alessandro Rovelli, Flavio Ghidini e Don Franco Torresani, presente anche quest’anno al tappone finale, come in tutte le altre 22 edizioni della manifestazione.

La vincitrice Pamela Gabrielli (foto Mattia Rizzi)
La vincitrice Pamela Gabrielli (foto Mattia Rizzi)

Perentoria la prova di Pamela Gabrielli nella gara rosa, capace di giungere in solitaria sul traguardo di Col Rodella con il tempo di 1h09’20” (la tredicesima prestazione assoluta), precedendo di 1’28” la cremonese Sarah Zerbini iscritta di giornata e decisamente più fresca delle avversarie, mentre dietro si è creata una vera e propria bagarre e marcature strette per la conquista del podio di tappa e della generale. Ai 2.400 metri di quota del traguardo il bronzo di frazione è stato ottenuto dalla sei volte vincitrice della Val di Fassa Running Ana Nanu, giunta dopo 7’12”, quindi a 22 secondi ecco la parmense Valeria Poltronieri del Circolo Minerva, a 39 secondi la romana di Rocca Priora Aurora Ermini e a 46 secondi la bergamasca Alice Colonetti. In virtù di questi distacchi la classifica finale della 23ª Val di Fassa Running ha visto trionfare Pamela Gabrielli con un tempo complessivo di 4h15’51”, quindi ad oltre 12 minuti si è piazzata seconda Aurora Ermini. A 55 secondi dall’argento ha concluso Valeria Poltronieri, che ha sua volta ha preceduto di 14 secondi Colonetti. Quinta nella generale Ana Nanu, due volte sul podio di tappa e capace di recuperare secondi e posizioni tappa dopo tappa.
Nella classifica finale di categoria della Val di Fassa Running si sono imposti Alice Colonetti nella AF18-34, Aurora Ermini nella BF35-39, Pamela Gabrielli nella CF40-44, Nicoletta Valdinocci nella DF45-49, Ana Nanu nella EF50-54, Federica Qualizza nella FF55-59, Carla Bolis nella GF60-64, Romana Crotti nella HF65-69, Maria Soldini nella IF70-74. In campo maschile ha invece primeggiato Antonino Lollo nella AM18-34, Tommaso Giovannini nella BM35-39, Matteo Vecchietti nella CM40-44,Matteo Radovan nella DM45-49, Enrico Stivanello nella EM50-54, Marco Tamburini nella FM55-59, Daniele Baroni nella GM60-64, Rudolf Renner nella HM65-69, Flavio Mangili nella IM7074, Valter Lanza nella LM75+ e Antonio Serra nella ZM17.
Per il Comitato Organizzatore presieduto da Armando Mich, che ha avuto in Ornella Tarter preziosa responsabile dei percorsi, un’edizione positiva dal punto di vista sportivo, ma resa triste dall’incidente occorso prima del via ad un gruppo di sette volontari, che si stavano recando al traguardo e che sono usciti di strada con un pulmino. Si attendono notizie confortanti sul loro stato di salute.

Il trentino Matteo Vecchietti (foto Mattia Rizzi)
Il trentino Matteo Vecchietti (foto Mattia Rizzi)

Hanno detto

Antonino Lollo (vincitore Val di Fassa Running): «Per me la Val di Fassa Running è stata un’esperienza nuova, sono stati sei giorni di sport spettacolare, divertente, in un ambiente straordinario. Ero curioso di mettermi alla prova con il tappone dolomitico, che ho affrontato con determinazione, e la mia prestazione è risultata di assoluto livello, così come nelle altre tappe dove ho cercato di trovare le sensazioni giuste nella mia corsa e nel ritmo. Una vittoria in una competizione diversa rispetto a quelle a cui prendo parte abitualmente, ma che per me ha un significato particolare, perché mi rivede in condizione dopo un 2021 esaltante culminato con il titolo italiano di maratona e un 2022 caratterizzato dall’infortunio e dalla difficoltà nel tornare ad alti livelli. Per questo un grazie va alla mia nuova squadra Gs Parco Alpi Apuane e al presidente Graziano Poli».
Matteo Vecchietti (secondo classificato): «Con un rivale come Antonino Lollo, che ha dei personali da paura, era davvero impensabile pensare di impensierirlo per la classifica generale e di tappa. Personalmente sono molto soddisfatto della mia Val di Fassa Running, che avevo apprezzato lo scorso anno prendendo parte ad una sola frazione. Mi sono divertito molto per la tipologia delle tappe, per il clima che si respira e mi spiace che sia già finita».
Simone Viola (terzo classificato): «Ci tenevo tanto a chiudere in bellezza la mia Val di Fassa Running, centrando una grande prestazione nel tappone dolomitico. Non nascondo che negli ultimi metri non ne avevo più. Sono soddisfatto, perché mi sono gestito bene ed ho avuto un riscontro positivo dal mio fisico. Purtroppo il mio ritardo prima del via sul terzo classificato Giacomo Marchesi era importante, ho provato rosicchiare qualche minuto, ma più di così era impossibile. Comunque ottimo il mio quarto posto».
Pamela Gabrielli (prima classificata): «La vittoria della Val di Fassa Running la dedico al mio compagno Emanuele Battaglia, che è stato bravissimo centrando il decimo posto nella generale. Eravamo in vacanza in Val di Fassa e ci siamo iscritti il giorno prima del via, non avevamo preventivato questa esperienza sportiva e quindi sono molto soddisfatta dell’esito. Non avevo pensato minimamente di poter vincere, considerando la mia difficoltà nelle discese. Per quanto concerne l’ultima tappa, è stata la gara più bella in assoluto. Io amo la salita e non ho avuto difficoltà nell’arrampicarmi su questo percorso. Non mi resta che ritornare».
Ana Nanu (terza classificata quinta tappa): «Sono arrivata alla Val di Fassa Running, la mia gara del cuore, con un male al costato a seguito di una banale caduta rimediata mentre allenavo i miei ragazzi. Gareggiare con difficoltà di respirazione non è stato facile, soprattutto nelle prime tappe. Via via, grazie alla mia esperienza, mi sono gestita ed anche con il dolore è andata meglio. Sono felice per la mia prestazione complessiva e per i due podi di tappa ottenuti. In una condizione di forma migliore potevo forse prendermi qualche soddisfazione in più».
Armando Mich (presidente Comitato Organizzatore): «Dal punto di vista organizzativo è andato tutto benissimo nelle varie frazioni e anche nel tappone dolomitico che per la prima volta era intitolato al nostro amico Elio Pollam. Dopo lo stop di due anni per il covid stiamo registrando numeri in crescita, con tanti partecipanti che provengono da fuori trentino. La formula vacanza-sport è vincente. Purtroppo abbiamo appreso del’incidente occorso ai volontari incaricati del ristoro, usciti di strada col pulmino prima del via. Mandiamo un forte abbraccio a tutti, sperando di poterli rivedere il prima possibile».

La classifica della quinta tappa

La classifica generale Val di Fassa Running 2023

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