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Gardener profeta in patria alla Latemar Mountain Race

Stefano Gardener (foto Elvis Piazzi)
Stefano Gardener (foto Elvis Piazzi)

Vincere nella gara di casa è un’emozione inappagabile per ogni atleta. Ne sa qualcosa il trentaduenne di Tesero Stefano Gardener che, dopo tre podi, finalmente è riuscito a segnare il proprio nome nell’albo d’oro della quinta Latemar Mountain Race. L’ex sciatore di sci di fondo della nazionale italiana, ora tecnico del Centro sportivo Carabinieri, ha messo in bacheca un risultato straordinario, gestendo al meglio le proprie energie su un tracciato di 25 km e 1680 metri di dislivello che conosce alla perfezione, approfittando di una giornata non al top del favorito Alex Oberbacher.
Il teserano ha infatti concluso la sua prova con il tempo di 2 ore 25 minuti e 46 secondi, precedendo sul traguardo il sorprendente trentino della Val di Pejo Alex Rigo di 2’55”, capace in discesa di agganciare e superare pure lui un Oberbacher con le pile scariche alla fine terzo sul traguardo di Pampeago, con un ritardo di 10’44”, costretto a stringere i denti per resistere alla rimonta di Simone Turrini, quarto a soli 3 secondi del podio.
La gara femminile orfana delle due protagoniste annunciate, ovvero Martina Cumerlato ferma ai box per una contrattura muscolare e la leader del circuito Trentino Mountain Cup Giulia Marchesoni che ha dato forfait la vigilia della gara, l’ha fatta da padrona la trevigiana di Valdobbiadene Cristiana Follador, capace di concludere la sua prova, affrontata in solitaria, con il tempo di 3 ore 28 minuti e 53 secondi, precedendo la fiemmese Lisa Misconel e terza Lorena Colombarolli. Un evento che ha riscosso grande successo, grazie all’eccellente organizzazione curata dall’Us Cornacci di Tesero, con in gara 180 partecipanti.

Alex Rigo (foto Elvis Piazzi)
Alex Rigo (foto Elvis Piazzi)

Dopo lo start dai 1750 metri di Pampeago la gara maschile ha visto subito all’attacco il gardenese Alex Oberbacher, specialista delle sfide vertical, che è transitato al comando sul Monte Agnello (2352 metri) con una ventina di secondi su Gardener e un minuto su Alex Rigo. Ma dal tratto in discesa, dopo 12 km di gara, l’altoatesino ha iniziato ad avere una crisi fisica ed è stato costretto a ridurre il ritmo. Ne ha approfittato così Stefano Gardener che ha continuato a recuperare secondi, fino ad agganciarlo e superarlo nella salita verso al rifugio Torri di Pisa, il punto più alto della gara con i suoi 2671 metri. Il fiemmese ha così forzato ulteriormente, approfittando della conoscenza del percorso, gestendo la gara anche in discesa fino al traguardo di Pampeago. Nel frattempo anche il 23enne di Pejo Alex Rigo è riuscito a superare alla Forcella dei Camosci un Oberbacher con il motore scarico. Da quel punto anche Rigo ha pensato di mantenere la posizione, che rappresenta un risultato straordinario, visto che si trattava della sua prima partecipazione alla versione lunga della Latemar Mountain Race ed è subito salito sul podio. Quinta posizione poi per l’altoatesino Patrick Ramoser, sesto Luigi Pomoni, davanti a Lorenzo Giovanazzi e Andrea Debiasi.
Per quanto concerne la versione Trail Experience su percorso light di 16 km e 730 metri di dislivello ha vinto il trentino Loris Pintarelli con il tempo di 1h14’19”, precedendo di 5’45” Thomas Guadagnini della Dolomitica e di 8’31” Roberto Vanzetta della Cornacci. In campo femminile affermazione invece per Valentina Monsorno dell’Us Lavazè Varena con il tempo di 1h34’23”, davanti a Valeria Poltronieri e Marica Dapor.

Alex Galler (foto Elvis Piazzi)
Alex Galler (foto Elvis Piazzi)

Per quanto riguarda le classifiche di categoria Cristiana Follador è prima senior, Simona Ciocchi prima master A e Rita Zeni ha vinto la master B. In campo maschile Stefano Gardener è trionfatore fra i senior, Marco Zandonella si è aggiudicato la master A, Fabio Varesco la master B. Nella Trail Experience la master A è stata vinta da Piergiorgio Cristel, la master B da Siegfried Rieder e la master C da Giuseppe Franceschi.
La Latemar Mountain Race era anche l’ultimo atto delle tre prove del circuito Trentino Mountain Cup, il neonato circuito che ha visto trionfare in campo maschile Francesco Baldessari (tredicesimo assoluto nella gara fiemmese) e in campo femminile Irene Rizzi (quinta sul traguardo di Pampeago).

Hanno detto

Stefano Gardener (primo classificato): «Questo giorno me lo ricorderò per tutta la vita. E’ il sogno di ogni atleta vincere nella gara di casa, davanti alla mia gente e alla società che mi ha fatto crescere sportivamente. Non nascondo che è stata una sorpresa, perché c’era alcuni atleti di livello, primo fra tutti Oberbacher. Nella prima parte fino al Monte Agnello ho cercato di tenere il mio ritmo, poi nel tratto in pianura verso Passo Feudo ho visto che il gardenese era un po’ in difficoltà e sono riuscito a raggiungerlo e poi superarlo».
Alex Rigo (secondo classificato): «Pensare di andare sul podio alla mia prima partecipazione alla Latemar lunga è un risultato straordinario. Sono molto felice anche perché arrivavo da un momento di carico di lavoro in vista della stagione invernale e le gambe erano un po’ imballate all’inizio. Oggi ho avuto buone sensazioni soprattutto in salita e il risultato mi soddisfa molto».
Alex Oberbacher (terzo classificato): «Ci tenevo a vincere la Latemar Mountain Race, ma non ci sono riuscito. Fino al Monte Agnello avevo fatto una gara buona, poi in vetta ho iniziato ad avere difficoltà di respirazione e di nausea ed ho calato il ritmo. Da quel momento in poi ho cercato di portare a casa la pelle, senza più ambizioni di vittoria. Peccato. Tornerò l’anno prossimo per lasciare il segno».
Cristiana Follador (prima classicata): «E’ la gara più bella che ho fatto nella mia carriera come contesto paesaggistico. Poi quando transito in quota nei passaggi dolomitici mi autocarico di energia. Mancavano le due favorite e io mi sono presa la scena, cercando di dare il massimo come sempre. Nel 2019, su percorso ridotto, questa gara mi aveva portato fortuna per il finale di stagione. Spero succeda anche nelle prossime settimane”.
Giorgio Deflorian (Us Cornacci): «Un’altra edizione di livello della Latemar Mountain Race che gratifica molto la nostra società, e che si è potuta concretizzare grazie alla preziosa collaborazione con i tanti volontari, il soccorso alpino e le associazioni che ci hanno affiancato. Per il resto ci ha pensato il meteo eccezionale a farci sorridere. Siamo poi tutti molto felici per la vittoria del nostro atleta Stefano Gardener, un esempio di professionalità e temperamento».

Le classifiche

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