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Tamburello

Bendler e Lavarda trionfano a Daone

L’edizione 2007 dell’Ice Master della Valle di Daone va agli archivi con l’affermazione di Markus Bendler e di Jenny Lavarda. L’austriaco e la bassanese si sono imposti nella prova “difficoltà”, valida anche come Mondiale “bouldering” (doppio alloro dunque il loro), disputatasi su una struttura dove il ghiaccio ha fatto solo da coreografia a causa delle temperature altissime di questi giorni. Grazie allo sforzo degli organizzatori, però, anche quest’anno tutto è filato liscio e lo spettacolo non è mancato.

In campo maschile, dunque, l’albo d’oro dell’Ice Master si arricchisce di un nuovo nome, quello dell’austriaco Markus Bendler, che grazie a due prestazioni superlative nelle prime due vie, ha incassato in un colpo solo l’oro della prima tappa di Coppa del Mondo “difficoltà” e quello del Mondiale di “bouldering”. Markus aveva già stupito tutti ieri in semifinale, quando, aveva strappato la seconda prestazione dietro allo svizzero Wandeler ed oggi ha fatto ancora meglio, anche grazie all’errore commesso dal suo avversario nella prima via, quando ha appoggiato un rampone sul bordo di un pannello ed è stato fermato dai giudici. Un’infrazione che, alla resa dei conti, gli è costata il successo finale. Markus, invece, ha raggiunto il top nel primo e nel secondo itinerario e poi, stanco, si è fermato in zona 13 nel terzo, ma a quel punto il più era fatto perché Simon Wandeler non poteva più impensierirlo, non avendo raggiunto il top in alcuna delle tre vie.
Quello di Bendler è un successo che ha scaldato i cuori al mondo dell’arrampicata su ghiaccio, perché la sua affermazione è sembrata una sorta di passaggio del testimone ideale fra il re delle edizioni 2005 e 2006, Harald Berger, e il suo più promettente allievo. Markus ha infatti mosso i primi passi sulle pareti ghiacciate sotto l’ala del compianto fuoriclasse austriaco, deceduto tragicamente prima di Natale mentre si allenava per l’appuntamento trentino. Per aiutare la compagna e la figlia di Berger gli amici di Daone hanno organizzato una raccolta di fondi alla quale si può partecipare collegandosi al sito www.planetmountain.com.
E li italiani? Il migliore è stato l’altoatesino della Valle Aurina Herbert Klammer, salito sul terzo gradino del podio come lo scorso anno. Il meglio di sé lo ha dato nella seconda via, nella quale ha raggiunto il top, e ottime cose ha fatto vedere nella terza, dove ha toccato la zona 16, ma nel computo totale ha pagato alcune incertezze nella prima via, chiusa in zona 14. Herbert ha comunque confermato di essere un atleta di livello mondiale, non per nulla parteciperà anche alle altre due tappe di Coppa del Mondo.
Bene si è comportato anche il triestino Mario Bubu Bole, quinto dietro al russo Alexey Tomilov, che ha riscattato la prova un po’ opaca della passata edizione. Per lui la via più complicata è stata la seconda, dove si è fermato in zona 7. Solo nono il fassano Mario Prinoth, che ieri si era qualificato per il rotto della cuffia.

La giornata era iniziata nel migliore dei modi per i colori italiani grazie alla competizione femminile. Il trionfo della vicentina Jenny Lavarda, che ha letteralmente sbaragliato il campo, ha riscaldato il pubblico, che ha cominciato ad arrivare nel cuore della Valle di Daone fin dalla prima mattina. L’atleta di Molvena, alla terza partecipazione sulla parete trentina, era già stata la più brava nelle qualificazioni di ieri, ma alla pari con la Svizzera Petra Müller, che infatti è stata la sua più credibile avversaria fino alla fine. Jenny non ha sbagliato nulla, tanto che è riuscita a raggiungere il top sia nella prima via sia nella seconda, mentre l’elvetica nel secondo percorso è caduta in fallo all’inizio della parte finale, quella tracciata interamente in “dry tooling” (ovvero su una parete interamente artificiale). Un errore che la vicentina non ha commesso, anche grazie ad una prima parte della seconda prova molto veloce, che le ha permesso di arrivare a quel passaggio delicato con più tempo a disposizione per superarlo. La concentrazione è stata la sua arma in più, ma anche il tifo del pubblico ha giocato una parte importante, tanto che quando ha toccato la “presa” finale di colore blu si è levato un boato.
Dietro alla coppia regina troviamo la russa Maria Shabalina, già capace nella giornata di ieri di cogliere un top nella prima via. Oggi ha fatto lo stesso, ma nella seconda si è dovuta arrendere in zona 13 e questo le è costato molto, anche se l’ultimo gradino del podio non glielo ha tolto nessuno. Neppure la meranese Angelika Rainer, che con la sua criniera bionda ha attirato per due giorni l’attenzione del pubblico, e che pur avendo fatto meglio della Shabalina nella seconda via (zona 14) ha mancato il top nella prima e quindi la zona medaglia. Angelika, classe ’86, rimane comunque una delle promesse più interessanti del panorama italiano in questa disciplina. Settima piazza, invece, per la bolzanina Barbara Zwerger, che in qualificazione era andata come un treno (terzo posto), ma che oggi non ha trovato la giusta concentrazione. Da menzionare il quinto posto della francese Maureau e il settimo della Kulikova.

L’appuntamento, per tutti, è per l’inverno 2008, quando le temperature potranno consentire nuovamente agli atleti di gareggiare anche nella prova “velocità”, che quest’anno è stata annullata per l’impossibilità di allestire il muro ghiacciato sul quale si disputa.

Le classifiche:

CLASSIFICA MASCHILE: 1. Markus Bendler (Austria) punti 8.538 (top, top, 13); 2. Simon Wandeler (Svizzera) 8.022 (14, 17, 17); 3. Herbert Klammer (Italia) 7.522 (14, top, 16), 4. Alexey Tomilov (Russia) 6.441 (top, 7, 16); 5. Mauro Bole (Italia) 5.191 (16, 7, 15); 6. Evgeny Kryvosheytsev (Ucraina) 5.179 (11, 13, 16); 7. Albert Leichtfried (Austria) 4.696 (13, 13, 12); 7. Alexey Vagin (Russia) 4.329 (11, 12, 13); 9. Mario Prinoth (Italia) 3.079 (12, 12, 2).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1. Jenny Lavarda (Italia) punti 10.432,14 (top, top); 2. Petra Müller (Svizzera) 7.432,14 (top, 18); 3. Maria Shabalina (Russia) 5.098,81 (top, 13); 4. Angelika Rainer (Italia) 5.098,81 (20,14); 5. Stephanie Maureau (Francia) 4.265,48 (19, 12); 6. Natalya Kulikova (Russia) 4.065,48 (19, 11); 7. Barbara Zwerger (Italia) 3.232,14 (14, 11); 8. Fiona Murray (Scozia) 2.375,00 (9, 10).

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