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Gli sponsor principali delle squadre di Serie B

Iniziata il 12 agosto scorso, la 91ª edizione del campionato di calcio di Serie B è già giunta al girone di ritorno. Se il torneo terminasse in questo momento, la promozione diretta in Serie A spetterebbe di diritto a Frosinone e Reggina, mentre Genoa, Bari, Südtirol, Pisa, Parma e Cagliari si contenderebbero l’ultimo posto disponibile ai playoff.
Anche se si parla spesso delle sfide in programma e delle notizie di calciomercato, la disponibilità di informazioni dettagliate relative agli sponsor della serie cadetta di calcio è più frammentaria. Eppure, senza un ingente apporto economico da parte di finanziatori pubblici e privati, questo campionato non solo non raggiungerebbe i livelli di spettacolarità che lo caratterizzano, ma non potrebbe nemmeno sostentarsi adeguatamente.
Proprio per questo, a seguire si tratterà questo tema nel dettaglio. Prima di farlo, però, si accennerà al Decreto Dignità per evidenziare il suo ruolo negativo per le sorti delle squadre di Serie B.

L’impatto sfavorevole del Decreto Dignità
Il 14 luglio del 2018 è entrato in vigore il Decreto Dignità, che, basandosi sul Decreto Balduzzi del 2012, è stato ideato per favorire la lotta alla ludopatia. Come il suo testo evidenzia, per farlo si è stabilito di vietare qualsiasi tipo di pubblicità relativa a scommesse e giochi d’azzardo nella totalità dei canali a disposizione.
Questo include quella riportata sulle magliette dei giocatori e sui cartelloni pubblicitari presenti all’interno degli stadi. A seguito della sua approvazione, si stima che il sistema calcio italiano abbia subito perdite annue pari a 100 milioni di euro.
Nonostante le pesanti ripercussioni sulla Serie B, però, questo non ha comportato alcuna conseguenza avversa per gli appassionati delle scommesse calcio, che possono continuare a puntare sulle loro favorite in tutta tranquillità.

Title sponsor del campionato
Il 22 giugno del 2018 è stato un giorno rivoluzionario per le sorti del calcio italiano. In tale data, infatti, i rappresentanti legali della Lega Nazionale Professionisti B e della multinazionale di Mumbai specializzata in pneumatici off-highway BKT si sono riuniti a Milano per firmare un accordo di collaborazione di durata triennale.
Prima della scadenza, il contratto – pari a 2,5 milioni di euro e superiore del 60% rispetto a quello firmato precedentemente con Bwin – è stato poi prolungato per altre tre stagioni all’inizio di febbraio del 2021. Questo ha portato non solo al cambio di nome del campionato in Serie BKT, ma anche ad assicurare a tutte le società iscritte evidenti benefici economici fino al 2024.

Sponsor tecnici
Rispetto alla stagione 2021/2022, sei sono state le squadre di Serie B che hanno optato per cambiare il marchio di riferimento delle loro casacche. Nello specifico, si tratta di Cagliari (da Adidas a Eye Sport), Cittadella (da Mizuno a Erreà), Como (da Legea a Erreà), Cosenza (da Legea a Nike), Modena (da Kappa a New Balance) e Reggina (da Macron a Givova).
Oltre ai precedenti, si conta con sette sponsor ulteriori (Kappa, Macron, Adidas, Mizuno, Zeus, Castore e Frankie Garage). Di questi, il primo vanta ben quattro partner nel torneo (Bari, Brescia, Palermo e Venezia).
Per essere precisi, è anche opportuno accennare brevemente al fatto che esistono anche dei main sponsor, facilmente identificabili per essere riportati sulla parte anteriore delle maglie di ogni singola squadra. Per esempio, per il Parma di Pecchia e il neo-promosso Südtirol di Bisoli – ottimamente ripresosi dopo un inizio in salita – si tratta rispettivamente del Prometeon Tyre Group e dell’accoppiata Duka-Südtirol.

Diritti televisivi
Come annunciato nel primo semestre del 2021, saranno principalmente due le piattaforme in streaming a pagamento che fino al 2024 godranno dei diritti di trasmissione non in esclusiva delle partite di Serie B.
A chi ha sottoscritto un abbonamento con una delle due, viene garantita la possibilità di assistere a un totale di 380 sfide di campionato, alle quali si devono poi aggiungere quelle dei play-off e dei play-out.
Nello specifico, la prima compagnia ad aver dato l’annuncio è stata Sky il 27 aprile dell’anno in questione; DAZN, invece, ha atteso fino al 15 giugno successivo per informare i tifosi italiani. A queste si aggiunge anche Helbiz Media che, attualmente meno diffusa, richiede la sottoscrizione di un abbonamento mensile, annuale o unlimited per poter avere accesso al servizio.
Per i club della Serie B, i ricavi totali risultanti dalla cessione di questi diritti equivalgono a un totale di 48,5 milioni di euro per il triennio in questione. Rispetto al contratto stipulato in precedenza si tratta di un enorme passo in avanti, visto che la cifra attuale è pressoché raddoppiata.

Gli sponsor della Serie B di calcio, in breve
Come si è visto, per le squadre di qualsiasi categoria godere di un sufficiente supporto economico è fondamentale. Nonostante l’impatto negativo del Decreto Dignità, per quanto riguarda la stagione in corso della Serie B, i finanziamenti sono comunque di varia provenienza.
Questi includono i title sponsor, gli sponsor tecnici e i diritti televisivi, le cui caratteristiche fondamentali sono state descritte in questo articolo. Sebbene questi siano i principali, le squadre del campionato cadetto hanno anche altri introiti, provenienti, per esempio, dalla vendita di merchandising, bevande e biglietti durante le partite casalinghe.

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