SporTrentino.it
Varie

A Galetto il 16° titolo di Campione Italiano di Velocità

Giorgio Galetto, volovelista di Caldonazzo, ha conquistato a Rieti il suo 16° titolo di Campionato Italiano di Volo a Vela in Velocità. Non solo, ma è il primo titolo staccato alla cloche dell’aliante biposto Arcus con apertura alare di 20 metri. Nove giorni di gare in compagnia del secondo pilota e navigatore Margherita Acquademi, presidente del Club volovelistico di Varese. Percorsi imposti che variavano da 250 a 450 chilometri al giorno. Giorgio, all’esordio in “Classe Libera” ha toccato quote superiori ai 3000 metri, mentre le buone condizioni meteo del cielo laziale, paradiso per questa disciplina, hanno permesso di volare a medie orarie che variavano da 90 a 150 chilometri orari. 

Il nuovo scudetto
Insomma, il cinquataseinne pilota trentino aggiunge un nuovo titolo al suo invidiabile palmares che lo vede unico italiano, entrato così nella storia dell’aviazione, ad aver conquistato nel ’99 e 2011, il titolo di Campione del Mondo di volo a vela Inoltre Galetto è stato Campione italiano per tredici volte sulla distanza e, da rammentare, la premiazione nel 2010 per il volo più bello del mondo. Prestazione unica, visto che hanno partecipato oltre 12.300 piloti di tutto il mondo per un totale di 118 mila voli e ben venticinque milioni di chilometri volati. Si chiama campionato OLC, ossia On Line Contest. Insomma, una gara via internet, dove ogni volovelista spedisce il file del suo volo. Da non scordare che in tutte le sue apparizioni sui campi di volo s’è classificato sempre a podio.

L’intervista a Galetto
“M’è stato chiesto da Margherita Acquademi, d’affrontare il campionato di velocità con l’aliante biposto Arcus, sul quale non avevo mai volato. Ho accettato immediatamente la sfida. Nove giorni di gara in velocità e la vittoria raddoppia di spessore, visto che ero esordiente con questa macchina ed ho avuto alle spalle una grande navigatrice”. 

Il regolamento di gara
“Ogni giorno, viene consegnato un percorso ben preciso, che varia da 300 a 450 chilometri. Triangolazioni o quadrilateri da superare nel minor tempo possibile. Tre piste e tre aeri traino. Ti portano ad una quota di 800 metri. In aria, c’erano circa ottanta alianti. Come nelle gare delle barche a vela, s’attende, volando in cerchio e cercando di livellare la quota, che venga dato lo start da terra. Tutti gli alianti devono essere in aria e, prima del via, può trascorrere anche mezz’ora. Via radio arriva l’apertura della linea di partenza. Quindi inizia la competizione. Un momento straordinario, dove senti solamente il fruscio dell’aria sulla carlinga. Un altro mondo. E’ il 27° titolo tricolore che conquisto tra gare di velocità e sulla distanza. All’esordio con questo biposto con apertura alare di 20 metri, è arrivato il 16° scudetto in velocità. Abbiamo dominato la competizione con 800 punti di vantaggio sul secondo. Fantastico ed un grazie alla mia navigatrice per la sua precisione”. 

Il ricordo più bello della carriera
“Forse il volo più lungo, ossia 1.300 chilometri sulle Alpi. I due titoli iridati e quest’ultimo campionato”.           

Autore
Maurizio Frassoni
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,891 sec.